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Zona di scontro tra Israele ed Hezbollah nel sud del Libano Zona di scontro tra Israele ed Hezbollah nel sud del Libano  (ANSA)

Gaza City, spari su persone in fila per aiuti alimentari: oltre 100 morti

Il Ministero della Sanità, gestito da Hamas, riferisce di un attacco dei soldati israeliani contro la folla intorno ai camion di distribuzione di alimenti. Circa 760 i feriti. Israele nega. Il governo di Teheran ha dato il via libera al gruppo armato libanese Hezbollah per intensificare le incursioni a nord dello Stato israeliano. Preoccupazione dagli Usa: eventuali offensive dell’esercito di Netanyahu, se dovessero fallire i negoziati diplomatici

Gianmarco Murroni - Città del Vaticano

È di oltre cento vittime il bilancio dei palestinesi che sarebbero stati uccisi dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari a Gaza. Secondo quanto riferito dal Ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, sono 104 i morti a cui si aggiungono almeno 760  feriti. Hamas aveva inizialmente denunciato che più di 70 palestinesi erano stati uccisi e 250 feriti in un attacco israeliano contro persone in attesa di aiuti alimentari vicino a al-Rashid Street, a sud di Gaza City questa mattina, 29 febbraio. I morti e i feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa, nel nord di Gaza.

Possibile fallimento dei colloqui per la tregua

Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbe portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi. "I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo", si legge nel comunicato diramato su agenzie internazionali. "Durante l'ingresso dei camion degli aiuti nel nord di Gaza, residenti hanno circondato i camion", di cui i soldati israeliani assicuravano il transito, e "hanno saccheggiato le forniture", ha affermato il portavoce militare. "Nell'incidente - secondo l'esercito - dozzine di persone sono state calpestate nella calca". Fonti militari riferiscono che i soldati "hanno sparato contro chi aveva accerchiato i camion" e che la folla "si è accalcata in maniera da porre una minaccia per le truppe".

Sempre il Ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza è "di oltre 30 mila" dall'inizio del conflitto con Israele il 7 ottobre. Almeno 79 persone sono state uccise soltanto la scorsa notte durante gli attacchi israeliani.

Israele: due incidenti separati

Da parte sua, Israele nega di essere responsabile della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner secondo cui si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion". I soldati hanno aperto il fuoco solo nel secondo episodio, "sentendosi minacciati da decine di civili".

Attacchi di Hezbollah

Intanto è via libera dall’Iran per attacchi di Hezbollah lungo il confine settentrionale di Israele. Lo ha riferito l'Arab Post, spiegando che il governo di Teheran avrebbe posto delle condizioni al gruppo libanese, ordinandogli di lanciare un attacco su larga scala contro lo Stato israeliano solo dopo che si fosse accertato dell'intenzione del premier Benjamin Netanyahu di effettuare un'invasione città di Rafah. Il timore è che dopo aver completato l’occupazione della città nel sud di Gaza, il Libano meridionale possa essere il prossimo obiettivo.

Preoccupazione Usa

L'Amministrazione di Joe Biden esprime preoccupazione per i preparativi israeliani riguardo operazioni di terra nel Libano per la fine della primavera o l'inizio dell'estate. L'eventualità scatterebbe se dovessero fallire i negoziati diplomatici per costringere Hezbollah a ritirarsi dal confine con Israele, come prevede la Risoluzione 1701 dell'Onu. Il governo di Netanyahu, dopo il continuo scambio di razzi col Libano, ha più volte denunciato la situazione. Gli Usa stanno valutando, inoltre, la possibilità di impiegare aerei militari per paracadutare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, a causa delle difficoltà nel far arrivare soccorsi via terra.

Aiuti militari a Israele

Gli Stati Uniti hanno anche chiesto a Israele di firmare una lettera in cui si impegna a non commettere violazioni dei diritti umani con le armi americane, come ha confermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matt Miller, sottolineando che la richiesta non è specifica per Israele, ma si applica a tutte le nazioni che ricevono assistenza militare dagli Stati Uniti. "C'è un processo in cui siamo impegnati con ogni Paese che riceve assistenza militare dagli Stati Uniti per assicurarsi che siano a conoscenza dei requisiti del memorandum sulla sicurezza nazionale e della tempistica delineata nel memorandum sulla sicurezza nazionale", ha spiegato Miller.

Attacchi israeliani in Siria

L'agenzia di stampa statale siriana Sana ha affermato, invece, che aerei da combattimento di Israele hanno effettuato attacchi contro diversi siti vicino alla capitale Damasco, causando perdite materiali. I velivoli militari israeliani avrebbero lanciato i loro missili dalle alture del Golan e le difese aeree siriane ne avrebbero abbattuto la maggior parte. Non sono stati segnalati feriti in seguito agli attacchi. Intanto, sono più di 30 mila i morti a Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Lo dice il ministero della Sanità del movimento fondamentalista palestinese, aggiungendo che almeno 79 persone sono morte nelle ultime 24 ore.

Ultimo aggiornamento alle ore 18.30 del 29 febbraio 2023

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29 febbraio 2024, 09:05