Ucraina, la Russia avanza sul terreno: rilasciato un gruppo di bambini ucraini
Marco Guerra – Città del Vaticano
“I russi ad Avdiivka hanno forze sufficienti per continuare la loro offensiva, attaccano in direzione del villaggio di Lastochkyne, a ovest della città appena occupata”. Con questo messaggio su Telegram, un comandate delle brigate d’assalto ucraine conferma l’avanzata della Russia sul fronte di Donetsk. “I combattimenti sono intensi – prosegue - ma non come all'interno della città”.
Usa e Germania discutono sui nuovi aiuti
Nelle stesse ore il ministro della difesa russo, Sergej Shoigu, rivendica invece la conquista di Krynki, villaggio sulla riva sinistra del Dnipro, nella regione di Kherson, usato come testa di ponte dalle forze ucraine. Forte di queste vittorie, il presidente russo Vladimir Putin "torna a dirsi pronto a negoziati per una soluzione in Ucraina”. Ma Kyiv non ha alcuna intenzione di cedere e chiede ancora armi e munizioni agli alleati occidentali; il comandante in capo delle forze armate e il ministro della Difesa ucraini, Oleksandr Syrskyi e Rustem Umerov, ne hanno parlato ieri con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Il consigliere alla sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, pressa invece il Congresso per approvare il pacchetto di aiuti al Paese, bloccato dai repubblicani. Il Parlamento tedesco domani, giovedì 22 febbraio, voterà una mozione su una fornitura di nuovi missili ma si presenta con i partiti del governo di centro-sinistra divisi.
Undici bambini tornati dalla Russia
Intanto un gruppo di undici bambini ucraini si sono riuniti alle loro famiglie dopo essere stati rimpatriati ieri dalla Russia. Si tratta di un piccolo gruppo dei 19 mila minori portati forzatamente in Russia dopo l’occupazione dell’est dell’Ucraina. Mosca ha sempre sostenuto che si è trattata di un’evacuazione per motivi di sicurezza. I trasferimenti forzati dei bambini restano il crimine per il quale il presidente russo Putin è ricercato dalla Corte Penale internazionale.
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