Ucraina, in Usa confronto tra Casa Bianca e parlamento sugli aiuti
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Negli Stati Uniti duro confronto tra il presidente, Joe Biden, e la Camera a guida repubblicana. Motivo del contendere la legge bipartisan, già approvata dal Senato americano, per gli aiuti all'Ucraina, Israele e Taiwan e i fondi per la crisi dei migranti al confine meridionale degli Stati Uniti. L'intesa da 118 miliardi di dollari comporta un inasprimento delle procedure per le richieste d'asilo, cosa che aveva garantito l’appoggio repubblicano alla legge sui nuovi aiuti. Il capo della Casa Bianca, Biden, ha detto che la legge "renderà gli Stati Uniti più sicuri". Dura critica, invece, da parte dello speaker della Camera, Mike Johnson, secondo il quale qualora l'accordo arrivasse alla Camera, non avrebbe alcuna possibilità di essere approvato.
Bombe su Kherson
Intanto sul terreno continuano le violenze. Quattro persone sono rimaste uccise a seguito del bombardamento dell'artiglieria russa su Kherson. La conferma giunge da fonti ministeriali ucraine. L’attacco dell’esercito di Mosca fa seguito a quelli dei giorni scorsi nella zona di Odessa e di Kharkiv, nella regione orientale dell’Ucraina.
Le origini del conflitto
A quasi tre anni dall’inizio del conflitto russo-ucraino, sono molti gli osservatori che stanno analizzando cause e sviluppi della guerra. Tra questi Giuseppe D’Amato, storico e giornalista, esperto del mondo russo, ex sovietico e dell’Europa orientale, che ha appena pubblicato, edito dall’Università Popolare di Torino, il volume dal titolo: “Crepuscolo russo”. Il testo, oltre ad analizzare l’origini della crisi armata, prende in esame il ruolo di Mosca.
Un atto di coraggio
Papa Francesco, nel suo ennesimo appello per la pace in Ucraina e in altre zone del mondo, ha auspicato una svolta diplomatica per i conflitti in corso, per la quale occorrerebbe un atto di coraggio. E, secondo Giuseppe D’Amato, il vero atto di coraggio sarebbe il deporre le armi da parte dei due contendenti. Solo così si potrebbe porre fine all’inutile e drammatico spargimento di sangue innocente e sarebbe possibile instaurare un dialogo proficuo.
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