Nella Striscia aiuti umanitari dal nord, al via Food per Gaza
Alessandro Guarasci - Città del Vaticano
Sei camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza nei giorni scorsi, passando per la prima volta direttamente da Israele attraverso un valico nel nord della Striscia. Vengono trasportate merci del Programma alimentare mondiale (Wfp). Lo ha riferito l'esercito israeliano (Idf), sottolineando che si tratta di un test e che il governo israeliano analizzerà i risultati. Finora gli aiuti sono entrati dal sud della Striscia.
Salpata la nave di Open Arms
Intanto, la prima nave con 200 tonnellate di aiuti umanitari del gruppo non governativo Open Arms proveniente dal porto cipriota di Larnaca è diretta verso Gaza: la nave utilizza il corridoio umanitario aperto dall'Unione Europea. A Larnaca sono volati nei giorni scorsi funzionari del ministero degli Esteri israeliano e del Cogat (che coordina le attività civili nei Territori palestinesi) per ispezionare il porto e valutare insieme alle autorità cipriote come rendere sicuri i carichi di beni umanitari destinati a Gaza.
Decolla Food for Gaza
Dunque, aumentano le iniziative per garantire in modo costante l’arrivo di aiuti nella Striscia. Tra queste 'Food for Gaza', l'operazione voluta dal ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, con Fao, Pam, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficross) per l'assistenza umanitaria. Due gli obiettivi: nel breve termine l'aumento degli aiuti alimentari e sanitari, per poi concentrarsi - nel lungo periodo - alla ricostruzione umana e sociale dell'enclave.
Martina: in migliaia vivono grazie all'agricoltura di sussistenza
Maurizio Martina, vice direttore generale della Fao, afferma: "I numeri della crisi alimentare spaventosa che nella striscia di Gaza si sta vivendo da settimane sono drammatici. Più di due milioni di persone rischiano la fame. Noi stiamo lavorando da tempo per cercare di portare aiuti agricoli, in particolare nella Striscia, perché migliaia e migliaia di persone sopravvivono anche grazie a un'agricoltura di sussistenza”. Martina mette in luce che l’obiettivo della Fao è aumentare lo sforzo fatto finora, con particolare riferimento al sostegno del sistema agricolo di quel territorio.
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