Mosca bombarda gli impianti energetici ucraini: molte regioni al buio
Luca Collodi – Città del Vaticano
Nella notte nuovo massiccio attacco russo di missili e droni che si sono abbattuti su tutta l'Ucraina. Mosca cerca di colpire soprattutto le infrastrutture energetiche. In tutto 80 ordigni sono stati lanciati su Odessa, Leopoli e Kyiv. Nella capitale è stata distrutta una centrale elettrica. L’offensiva russa punta a colpire gli ucraini a corto di armi e di missili, in attesa di nuovi aiuti militari dall'Occidente.
L’arruolamento
Il Parlamento ucraino ha approvato la nuova legge sulla mobilitazione, che punta all'obiettivo dei 500mila reclutamenti nel corso dell'anno da inviare al fronte. La nuova legge sarebbe stata giudicata insufficiente dai soldati al fronte per il fatto che è stata depennata dal testo una clausola che prevedeva il rientro dei soldati che hanno prestato servizio per 36 mesi.
Conferenza di pace
Dalla Lituania, dove ha annunciato un nuovo patto decennale di garanzie di sicurezza con la Lettonia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è tornato a chiedere agli alleati di "mantenere le loro promesse" sulle forniture militari. La partecipazione dei partner occidentali è data per scontata, così come è attesa la presenza del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La vera svolta sarebbe - secondo diversi osservatori internazionali - la presenza di alleati tradizionali di Mosca e soprattutto della Cina, da tempo chiamata in causa dall'Occidente per intercedere con la Russia portandola a ridimensionare le sue aspirazioni sui territori ucraini.
La Russia
Il Cremlino aveva minimizzato la portata del summit elvetico: "Un processo negoziale senza la Russia non ha senso", aveva detto il portavoce Dmitry Peskov. Più dura la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova: i Paesi occidentali "hanno bisogno" del vertice sul lago di Lucerna "solo per dare peso a un certo ultimatum collettivo che presenteranno alla Russia", ha affermato prima di rivolgersi agli alleati storici di Putin, Pechino compresa. "Ci auguriamo - queste le sue parole - che i nostri partner in Asia, Africa e America Latina siano vigili e non si lascino trascinare in un'altra avventura anti-russa". Il presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko, in un incontro con il leader russo Vladimir Putin, ha affermato che se la Svizzera vuole tenere la conferenza sull'Ucraina senza Mosca e Minsk, i suoi partecipanti non potranno che concordare una maggiore escalation.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui