Medio Oriente, 14 morti in campo profughi Nuseirat
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Era un edificio di tre piani quello colpito ieri sera, 13 maggio, da un bombardamento israeliano nell’area che ospita il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, dove sono rimaste uccise, secondo l’agenzia palestinese Wafa, almeno 14 persone tra cui diversi bambini. Colpito da raid anche il campo di Jabalia, nel nord, e la città di Beit Lahia a nordovest. Due cittadini stranieri, inoltre, un uomo e una donna, sono rimasti uccisi mentre viaggiavano a bordo di un veicolo delle Nazioni Unite che è stato colpito da spari nei pressi del valico di Rafah, a sud.
Gli Usa: su operazione a Rafah Israele sia attenta alle nostre preoccupazioni
A proposito di Rafah e dell’imponente operazione che Israele si appresterebbe a varare, ha parlato il consigliere alla Sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan: “Israele sta prendendo seriamente in considerazione le nostre preoccupazioni – ha detto - ogni operazione militare deve essere accompagnata da una strategia per il cosa accade dopo”. L’amministrazione Biden valuta che Israele abbia ammassato truppe ai margini di Rafah dove potrebbe procedere nei prossimi giorni con un’operazione su vasta scala: a riferirlo è la Cnn. Il vicesegretario di Stato americano, Kurt Campbell, dal Summit della gioventù della Nato in corso a Miami, ha affermato che l’amministrazione Biden non crede che l’attuale strategia di Israele contro Hamas possa portare a una “vittoria totale” sul movimento.
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