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Visita del Papa al Parlamento Europeo (foto d'archivio) Visita del Papa al Parlamento Europeo (foto d'archivio)

I presidenti di Italia, Germania e Austria: votare per difendere la democrazia

In una dichiarazione congiunta in vista delle elezioni europee Sergio Mattarella, Frank-Walter Steinmeier e Alexander Van der Bellen sottolineano che il 2024 sarà "un anno cruciale per la democrazia in Europa e in molte parti del mondo"

Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano

Ricordare ai cittadini l'importanza del voto e l'appuntamento imminente con le urne l’8 e il 9 giugno. È questa la duplice finalità della dichiarazione congiunta del presidente italiano, Sergio Mattarella, del capo di Stato tedesco, Frank-Walter Steinmeier, e di quello austriaco, Alexander Van der Bellen, sulle elezioni europee. “Nel 2024 - si legge nel documento pubblicato sul sito del Quirinale - si svolgono elezioni in Paesi che rappresentano più della metà della popolazione mondiale". "Sarà un anno cruciale per la democrazia in Europa e in molte parti del mondo. In un futuro non troppo lontano, potremmo arrivare a considerarlo come un anno decisivo che avrà stabilito la rotta per i decenni a venire”.

Il presidente italiano Sergio Mattarella
Il presidente italiano Sergio Mattarella

Andare a votare

Sono più di quattrocento milioni i cittadini europei che possono scegliere i loro rappresentanti al Parlamento europeo a cui affidare la costruzione della futura Europa.  “Dobbiamo riflettere collettivamente - si legge nella dichiarazione - su quali prospettive future vogliamo garantire”. “Come presidenti della Repubblica, chiediamo ai nostri cittadini di prendere parte a questa decisione e di andare a votare". 

Nel mondo minacce al pluralismo

Nella dichiarazione si ricordano poi le sfide che attendono il Continente europeo. “Vediamo nel mondo sfidati, se non apertamente minacciati, i valori fondamentali del pluralismo, dei diritti umani e dello Stato di diritto, i nostri valori”. “La posta in gioco non è altro che i fondamenti del nostro ordine democratico. Un ordinamento in cui i governi sono ritenuti responsabili da una cittadinanza informata, in cui istituzioni forti garantiscono i diritti di tutti, in particolare delle minoranze, e in cui la politica è un processo che cerca soluzioni attraverso un dibattito vigoroso ma civile”.

Il presidente tedesco  Frank-Walter Steinmeier
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier

Difendere la democrazia 

I presidenti di Italia, Germania e Austria sottolineano inoltre che il tessuto democratico deve sempre essere tutelato. “I nostri tre Paesi sanno che una volta raggiunta, la democrazia non è garantita. Sappiamo che la libertà e la democrazia vanno difese e consolidate, che la contrapposizione dei nazionalismi esasperati genera la guerra.  La storia insegna che, dove viene meno la democrazia, l'umanità e la ragione politica vengono soffocate”.

Europa unita non possibile senza democrazia

Nel documento si sottolinea anche che l’ordine democratico liberale “è profondamente legato all'unificazione europea: ancorandoci a una comunità europea di valori e di norme giuridiche, abbiamo presentato al mondo una convivenza basata sull’ordine democratico e sulla pace”. “Non sorprende – si legge nella dichiarazione congiunta - che coloro che mettono in dubbio i principi democratici di base mettano in dubbio anche il progetto europeo”. “L'Europa unita è impensabile senza democrazia, e la democrazia europea ha bisogno di democratici in tutta Europa”.

 Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen
Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen

Votare per difendere lo Stato di diritto

La dichiarazione contiene un accorato appello: “le prossime elezioni per il Parlamento europeo offriranno l'opportunità di eleggere rappresentanti che si impegnino a trovare soluzioni costruttive, accettando la complessità del sistema democratico". "Usiamo questa occasione quando esercitiamo questo diritto fondamentale”. “Partecipando al voto si difendono le istituzioni liberali, lo Stato di diritto, i nostri valori fondanti, la nostra comune libertà”.

Uniti nella diversità

Il testo si conclude con un riferimento al complesso mosaico dell'Unione Europea. "Siamo veramente 'uniti nella diversità', all'interno dei nostri Paesi e all'interno della nostra Unione Europea. Questo ci ha consentito di vivere nell'Europa più pacifica e prospera che abbiamo mai conosciuto. È un grande patrimonio che vale la pena difendere e sviluppare esercitando il democratico diritto al voto".

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11 maggio 2024, 11:07