Pace, unità e democrazia in Europa: responsabilità di politica e cittadini
Vatican News
Con la firma della Dichiarazione Schumann in un’Europa ancora divisa e ferita dalle atrocità del secondo conflitto mondiale, Francia, Germania occidentale, Italia, Belgio e Lussemburgo gettavano il seme dell’Europa unita. Era il 9 maggio del 1950. Prendeva il via così un ardito progetto di sviluppo capace - come disse Schumann - di rendere "non solo impensabili, ma materialmente impossibili nuove guerre”.
Un sogno di pace infranto
Quel sogno di pace oggi è infranto dai venti di guerra a nord e sud dell'Europa. Ma proprio a causa di questa profonda crisi viene espressa da più voci l’urgenza di “più Europa”, di “un cambiamento radicale”, di “un ritorno al disegno originario”, a quelle “radici cristiane” che l’hanno forgiata. A sostenerlo è il comitato romano di "Insieme per l'Europa", la rete ecumenica di comunità e movimenti presenti nel continente che in un comunicato sottolinea quanto questa sfida, assieme ai politici, esiga "l’impegno corresponsabile di tutti i cittadini europei, come evidenziato più volte dal presidente Mattarella e da altri esponenti delle istituzioni europee".
L'evento del 10 maggio a Roma
Su questo impegno cruciale, che tra qualche settimana comporterà anche la responsabilità del voto elettorale, in occasione della Giornata per l’Europa 2024 il comitato romano vuole offrire domani, 10 maggio, a Roma, nella sala S. Maria in Campitelli, una riflessione con il contributo di Claudio Sardo, giornalista e scrittore, curatore di un volume con discorsi di David Sassoli - presidente del Parlamento europeo dal 2019 al 2022 - che puntava a “un’Europa fatta dai cittadini europei”. “E’ il momento dell’unità. Ci salveremo solo insieme”, affermava Sassoli. "Cittadini e comunità, protagonisti della democrazia europea” è il titolo dell'intervento di Sardo, preceduto dal saluto di Carlo Corazza, capo ufficio di Roma del Parlamento europeo, cui seguirà la condivisione di buone pratiche di cittadini, impegnati in movimenti e associazioni, sui fronti dell’educazione dei giovani, della non violenza, del volontariato e servizio civile in Europa. In programma anche momenti musicali che renderanno presente il dramma del Medio Oriente, con un brano di musica siriana e il Padre nostro cantato in ebraico.
Un momento di preghiera ecumenica
"Mentre storicamente, tra le cause delle divisioni e conflitti in Europa non ultime sono stati gli scismi nella Chiesa", si legge nel comunicato, del comitato, "si vuol testimoniare la comunione tra i cristiani attraverso un momento di preghiera che concluderà l’evento" dove saranno rappresentate le Chiese ortodossa (Patriarcato Costantinopoli e rumeno-ortodossa), metodista, battista, anglicana, luterana, valdese, evangelica indipendente, Esercito della Salvezza, Chiese pentecostali". La Giornata gode del patrocinio della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e vedrà edizioni in diversi Paesi e città italiane. "Insieme per l'Europa" coinvolge 300 movimenti e comunità di diverse Chiese e di Paesi di un’Europa che si estende dall’Atlantico agli Urali, impegnate in 7 "sì": alla pace e alla riconciliazione attraverso il dialogo; ad un’Europa solidale; sì alla salvaguardia del Creato; la vita, la famiglia, sì ad un’economia equa, alla solidarietà con i poveri e gli emarginati, sì alla responsabilità verso tutta la società.
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