Ucraina, il Cremlino smentisce una possibile tregua
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Quella che sembrava un’apertura a una possibile pace in Ucraina si è trasformata quasi subito in una smentita, Nelle scorse ore fonti russe affermavano che il presidente russo Putin sarebbe pronto a un cessate il fuoco che riconosca le attuali linee del campo di battaglia, ma immediatamente sono arrivate le parole del capo del Cremlino che sembrano chiudere a qualsiasi possibilità: "La legittimità dell'attuale capo di Stato ucraino è finita. Con chi dovremmo negoziare?”, ha detto, riferendosi alla presidenza di Zelensky, il cui mandato è formalmente scaduto lo scorso 20 maggio, ma che in base alla Legge marziale può essere prorogato.
Scetticismo Ue
L’ipotesi di una tregua basata sull’attuale linea del fronte, in realtà, è stata accolta con scetticismo anche dall’Europa. "La brutalità della Russia continua e costa ogni giorno vite umane in misura incredibile. Città, villaggi, infrastrutture distrutte. Questa guerra potrà finire definitivamente solo se la Russia si renderà conto che deve ritirarsi e dare il contributo necessario per realizzare davvero una pace giusta", ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, durante la conferenza stampa con il primo ministro portoghese Luís Montenegro a Berlino.
Sanzioni a Mosca
Lunedì il Consiglio Esteri darà anche via libera al nuovo regime di sanzioni sulla repressione dei diritti interni - quello che in un primo momento doveva essere dedicato alla memoria di Navalny - e includerà già alcune personalità. I ministri proseguiranno anche il lavoro sul 14.mo pacchetto di sanzioni. Di certo, si parlerà delle tensioni crescenti con l'Europa. Dopo il tentativo di rivedere i confini marittimi sul Mar Baltico, ieri è stata la volta della rimozione delle boe sul fiume Narva al confine con l'Estonia. Una "provocazione inaccettabile" per l'Alto rappresentante Ue per la politica estera e che esige spiegazioni da Mosca. Il Segretario della Nato, Jens Stoltenberg, ha sentito la premier estone e le ha confermato la solidarietà dell'Alleanza.
Bombe su Kyiv
Sul campo, continua il bombardamento russo sull’Ucraina: almeno tre civili sono morti e altri due sono rimasti feriti in un nuovo attacco su Donetsk, secondo quanto denunciato dalle autorità ucraine. Altri bombardamenti hanno colpito Bakhmut, Pokrovsk, Kramatorsk, Siversk. In quest'ultima località sono morte due persone.
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