Ucraina, Mosca avverte: rischio escalation se truppe dell’Europa a Kyiv
Gianmarco Murroni - Città del Vaticano
Sul campo, non si ferma lo scambio di missili tra Russia e Ucraina. Quattro persone, tra cui un bambino, sono state ferite in seguito a due attacchi russi con droni Shahed sferrati a Kharkiv. Sono state colpite le infrastrutture civili del quartiere Osnovyansky e, secondo quanto riferito, si è verificato un incendio su larga scala. Altri missili guidati antiaerei, lanciati dalla regione russa di Belgorod, sono stati abbattuti dalle difese di Kyiv nelle regioni di Kharkiv e Dnipropetrovsk. Intanto, l’Onu fa sapere che nei primi tre mesi dell'anno sono morti in Ucraina venticinque minori a causa della guerra. "Questo - ha commentato il portavoce dell'Onu, citando dati Unicef - rappresenta un aumento del 40% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso".
Difesa ucraina
“Stiamo affrontando una nuova fase della guerra. L’occupante si sta preparando per espandere le azioni offensive e noi tutti insieme, tutti gli ucraini, i nostri soldati, il nostro Stato, i nostri partner, dobbiamo fare di tutto per contrastare il piano offensivo russo". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodmyr Zelensky, durante un incontro con i cadetti. "Dobbiamo dimostrare che l’occupante, in ogni circostanza, non sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi, qualunque cosa faccia. Non importa in quale vile modo agisca, l’Ucraina continuerà a prevalere", ha aggiunto.
Russia minaccia per l’Europa
L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri, Josep Borrell, ha affermato che la Russia rappresenta una "minaccia esistenziale" per l'Europa perché, “se avrà successo, il presidente russo Vladimir Putin non si fermerà in Ucraina”. Borrell ha tenuto ieri un discorso al Saint Antony's College dell'Università inglese di Oxford sulla situazione geopolitica mondiale e in particolare sui due conflitti armati di cui è testimone il mondo, l'Ucraina e il Medio Oriente. Nel suo intervento, il capo della diplomazia comunitaria ha insistito sulla minaccia rappresentata dal presidente della Russia e ha sottolineato che sempre più voci mettono in guardia dalle conseguenze globali di una vittoria russa.
La replica del Cremlino
Il Cremlino avverte sui rischi di una escalation diretta tra la Russia e i Paesi occidentali, rispondendo alle parole del presidente francese, Emmanuel Macron, e del ministro britannico degli Esteri, David Cameron. Le dichiarazioni del titolare dell’Eliseo “sono molto importanti”, ha commentato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, riferendosi alla possibilità, ipotizzata da Macron, di inviare truppe in Ucraina. “La Francia continua a parlare costantemente della possibilità di un suo coinvolgimento diretto sul campo. Questa è una tendenza molto pericolosa”, ha ammonito Peskov. Quanto alle affermazioni di Cameron sul diritto di Kyiv a usare armi britanniche per colpire in Russia, per Peskov si tratta di una “escalation diretta della tensione” che “potrebbe potenzialmente rappresentare un pericolo per l'intera architettura di sicurezza europea”.
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