Cerca

Gli effetti dei bombardamenti israeliani a Gaza Gli effetti dei bombardamenti israeliani a Gaza

Notte di bombe a Gaza. Dal Libano un missile anticarro contro un kibbutz

Si continua a morire nella Striscia, secondo l'agenzia Wafa sarebbe di almeno 16 vittime il bilancio dei bombardamenti israeliani delle ultime ore. Sale la tensione al confine con il Libano, dopo gli attacchi contro il nord di Israele. Il segretario di Stato americano Blinken chiede al governo Netanyahu impegno per non allargare il conflitto

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Sono almeno 16 i morti nei bombardamenti israeliani che questa notte hanno centrato due scuole usate come rifugio dall’agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi nel campo di Beach e nella zona di Daraj al Gaza; due adulti e tre minori sono rimasti uccisi ieri sera in un raid sul campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia, mentre sale a dieci vittime il bilancio di un altro attacco che aveva preso di mira la rotonda di Bani Suhaila a est di Khan Yunis. Sul fronte opposto, le forze israeliane riferiscono di due razzi lanciati da Gaza verso il sud di Israele e anche di un missile anticarro lanciato dal Libano verso il kibbutz Manara, al quale ha provocato grossi danni.

Usa: non potremo fermare Israele

Sull’intensificarsi del conflitto a nord, gli Usa, attraverso il segretario di Stato americano Antony Blinken, invitano a Israele a impegnarsi per una soluzione pacifica del conflitto e per consentire, così, alle famiglie israeliane e libanesi di tornare nelle loro case. Secondo alcune fonti, inoltre, l'inviato speciale per il Medio Oriente Amos Hochstein, durante il suo ultimo viaggio in Libano, avrebbe trasmesso un messaggio chiaro ai miliziani sciiti di Hezbollah, alleati dell'Iran, da parte del presidente Biden: se gli attacchi contro Israele proseguiranno, gli Stati Uniti non potranno fare nulla per fermare la risposta israeliana i cui piani operativi sono peraltro già stati approvati. Quanto alla situazione nella Striscia, gli Usa si dicono contrari all’idea di un controllo militare israeliano a Gaza dopo la fine della guerra.

Le trattative al Cairo

Proseguono, infine, i contatti diplomatici per la pace al Cairo, ma la tensione “è molto alta”, ha riferito l’ambasciatrice israeliana in Egitto Amira Oron, secondo la quale si stanno facendo molti sforzi, ma permarrebbe problematica la questione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a fronte di una proposta di accordo in cui Israele avrebbe inserito “concessioni senza precedenti”. Dall’altra parte Hamas fa sapere che non ci sono consistenti progressi nella trattativa per un cessate il fuoco duraturo a Gaza e di non aver “avuto risposta alla richiesta di emendamenti al testo dell'intesa proposta da Israele”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

25 giugno 2024, 09:11