Gaza, liberati 4 ostaggi israeliani. Abbas: “sanguinoso massacro" di civili
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Il giorno dopo il blitz con il quale l’esercito israeliano ha liberato quattro ostaggi rapiti da Hamas nel campo di Nuseirat a Gaza, le tue parti in conflitto dal 7 ottobre scorso ne danno un’opposta interpretazione. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu la definisce “un’operazione eroica”, e il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz annulla il discorso per annunciare la decisione di ritirare l’appoggio al governo di unità nazionale. Il raid è stato invece un “sanguinoso massacro”, con Hamas che calcola almeno 210 vittime e centinaia di feriti, per il presidente palestinese Mahmoud Abbas, che chiede una sessione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Le brigate Qassam, il braccio armato di Hamas, accusano infine Israele di aver ucciso altri ostaggi durante il blitz e minacciano: “l’operazione rappresenterà un grande pericolo per chi è ancora prigioniero e avrà un impatto devastante sulle loro condizioni e sulle loro vite”.
I quattro ostaggi liberati, tutti rapiti al Nova Festival
Nell’operazione condotta dall’Idf, l0 Shin Bet e la polizia israeliana, scattata alle 10 ora italiana (le 11 a Gaza) preparata per settimane, condotta in pieno giorno per sfruttare l’effetto sorpresa, sono stati liberati Noa Argamani, 26 anni, Andrey Kozlov, 27 anni, Almog Meir Jan, 22 anni, Shlomi Ziv, 41 anni. Erano stati tutti rapiti il 7 ottobre al Nova Music Festival nel Negev. I militari della Yaman, le forze anti terrorismo, si sono infiltrate, probabilmente nascosti a bordo di veicoli civili, operando in simultanea in due punti del campo di Nuseirat.
Morto anche un ufficiale di polizia israeliano
Ad assisterli, sia a livello logistico che di intelligence, secondo la Cnn, una squadra statunitense. In conflitto a fuoco, in cui resta gravemente ferito l’ufficiale di polizia israeliano Arnon Zamora, 38 anni, che la coordinava, e che morirà successivamente. Secondo Daniel Hagari, portavoce dell’Idf, Hamas ha reso impossibile alle forze israeliane raggiungere i quattro prigionieri senza entrare nelle aree civili.
Il conflitto a fuoco e i raid dopo la liberazione
Gli ostaggi erano rinchiusi in appartamenti di edifici a più piani, i tre uomini in due case separate, mentre Noa Argamani si trovava in un altro edificio a circa 200 metri di distanza. Quando uno dei veicoli con a bordo i tre uomini appena liberati si è bloccato, per proteggere il mezzo, già preso di mira dai miliziani di Hamas, l’Idf ha aperto il fuoco con l’appoggio della 98/esima divisione. È qui che probabilmente si è registrato il maggior numero di morti palestinesi, compresi civili. Poi, i 4 ostaggi sono stati caricati su un elicottero che li ha portati al Sheba’ Tel-HaShomer Medical Center di Tel Aviv. Nello stesso tempo su un mercato a Nuseirat e alla moschea di al-Awda sono scattati raid talmente forti da sopraffare gli ospedali al-Aqsa e Nasser come conferma in un comunicato Medici Senza Frontiere che riferisce di 50 feriti gravi in un’ora solo nel secondo.
Alta tensione al confine tra Israele e Libano
Nella notte ancora alta tensione al confine con il Libano. Le Forze di difesa di Israele hanno identificato numerosi lanci di razzi “che dal Libano sono entrati in territorio israeliano e sono caduti in aree aperte nella zona di Misgav Am”, nel nord dello Stato ebraico. Non sono stati segnalati feriti. E ieri i caccia israeliani hanno colpito obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, e questa mattina è stato danneggiato un lanciatore di razzi nella zona di Houla, sempre nel Libano meridionale.
Tre morti in attacchi notturni su Gaza
Almeno tre persone sono state uccise in un attacco israeliano notturno contro un appartamento residenziale nel quartiere Daraj di Gaza City. Ci sono anche diversi feriti. Lo riferisce, come riporta Al Jazeera, l'agenzia di stampa Wafa. Bombardamenti di artiglieria sono stati segnalati anche nei quartieri di Zaitoun e Sabra a Gaza City, nel nord del territorio. Inoltre aerei da guerra israeliani hanno attaccato durante la notte la zona di Shaboura, a nord della città di Rafah, e una persona è rimasta ferita al campo profughi di Bureij, nella parte centrale della Striscia di Gaza. È stata colpita anche una casa nella zona di al-Dawa, a nord del campo di Nuseirat.
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