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La scuola dell'Unrwa colpita da un raid israeliano a Nuseirat La scuola dell'Unrwa colpita da un raid israeliano a Nuseirat  (AFP or licensors)

Gaza, raid israeliano su una casa nel campo profughi di Maghazi

All’indomani dell’attacco su una scuola dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), ancora raid israeliani nella Striscia di Gaza. La tensione continua anche in Libano, mentre sulla proposta di tregua formulata dagli Stati Uniti, resta lo stallo.

Lavinia Sdoga- Città del Vaticano

“Il segretario di Stato americano Anthony Blinken sarà in Israele il prossimo lunedì”. Lo riferisce il quotidiano Yedioth Ahronoth, sottolineando che la visita avverrà anche per rafforzare la richiesta del cessate il fuoco a Gaza, mentre proseguono le trattative per l’accordo di tregua. Nonostante la proposta di tregua formulata dagli Stati Uniti sia stata accolta con favore da 17 Paesi – tra cui Spagna, Argentina, Francia e Regno Unito – Hamas continua a respingere la possibilità di un accordo con Israele.

In via di riattivazione il molo per gli aiuti umanitari

Sul terreno, intanto, continuano le operazione israeliane. Decine di miliziani sono oggi rimasti vittime di un’operazione nell’area centrale della Striscia di Gaza. Un raid israeliano, abbattendosi su una casa nel campo profughi di Maghazi, ha ucciso quattro persone e ne ha ferite sei. Cinque invece le vittime di un precedente attacco su un ufficio municipale: tra loro, anche il sindaco di Nuseirat, dove ieri è stata distrutta una scuola dell'Unrwa. Le truppe di Netanyahu continuano a operare anche nel corridoio che divide la parte nord da quella meridionale della Striscia – mentre, nella stessa area, sono state localizzate le entrate di alcuni tunnel e demolite infrastrutture usate dai terroristi. Nel pomeriggio di venerdì tornerà in funzione il molo costruito dagli Stati Uniti al largo della Striscia di Gaza, per la consegna di aiuti umanitari. Danneggiato da una mareggiata a metà maggio, dopo essere rimasto operativo per sole due settimane, era stato portato al porto israeliano di Ashdod, a 30 chilometri di distanza, per le riparazioni.

La tensione in Libano

Resta alta la tensione anche nel nord di Israele. In risposta agli attacchi provenienti dal Libano degli scorsi giorni, in cui è rimasto vittima anche un soldato italo-israeliano, la scorsa notte le truppe di Netanyahu hanno colpito strutture militari degli Hezbollah nelle aree di Jabal, Rezlane, Ramyeh, e Kfarkela nel sud del Libano.

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07 giugno 2024, 17:12