“Memorare”, l’arte che interpreta le speranze del mondo
Pierluigi Morelli - Città del Vaticano
L’evento è un caleidoscopio di forme d’arte unite da un filo rosso che le lega tutte come una sorta di grande meditazione sulla condizione del mondo. “Memorare 2024: musica e danza per la pace nella Basilica di S. Petronio”, presentato ieri a Bologna, vede il capoluogo protagonista con le sue istituzioni civili e religiose, dall’Arcidiocesi al Comune, dal Teatro Comunale alla Basilica petroniana dove. 16 settembre alle ore 20,30 prenderà il via l’edizione di quest’anno.
Nato da un’idea di Vittoria Cappelli, “Memorare” ha dato vita a un progetto che ha coinvolto, oltre la stessa ideatrice, anche Valentina Bonelli e Stefano Culiersi. Quest’anno vedrà la partecipazione di un cast di alto profilo, con stelle della danza, professori dell’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, del Coro della Cappella Musicale di S. Petronio e dell’attore e regista Gabriele Lavia, tutti coinvolti nella creazione di un momento di arte a tutto tondo, che oltre alla parola e alla musica fa approdare in chiesa anche il grande balletto classico. E attraverso queste espressioni prenderanno vita le inquietudini e le speranze attuali, la guerra e la pace, la preghiera e la speranza.
Come scritto dal cardinale arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, “Memorare” è un progetto che unisce “e ci stringe attorno ai più esposti”, con un pro-memoria da “fissare”, quello della “fraternità”.
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