Santa Cecilia, la nuova stagione debutterà in ottobre con Tosca
Marco Di Battista - Città del Vaticano
Un ponentino 2.0 spinge il nuovo corso dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, che ha presentato martedì scorso a Roma la stagione di concerti 2024-25. Si tratta, come si conviene, di una brezza e non di un vento impetuoso ma è quello che ci vuole per il nuovo direttore musicale, Daniel Harding, che subentra ad Antonio Pappano, che ha diretto la compagine romana dal 2005 al 2023 e l’ha portata a una notorietà internazionale che avrebbe meritato ma non aveva mai ottenuto in passato. Il passaggio di testimone tra i due direttori britannici è spinto da un venticello leggero che rassicura il pubblico romano, anche grazie alla roboante inaugurazione della stagione il 21 ottobre: Tosca, omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della morte. Tosca, tanto amata e tanto romana. Tosca, famosissima e perciò un battesimo di fuoco per Harding, che la dirige per la prima volta, sia pure con in tasca un contratto con la Deutsche Grammophon e con un super cast con Eleonora Buratto, Jonathan Tetelman, Ludovic Tézier e Giorgi Manoshvili.
Da Parigi a Vienna
Il nuovo direttore ceciliano torna a novembre con Lisa Batiashvili al violino (nel secondo concerto di Prokofiev). Debussy e Brahms completano un appuntamento fondamentale. A dicembre infatti Harding e Batiashvili partono con l’orchestra in tournée: Parigi, Lussemburgo, Anversa e Vienna le città che visiteranno. Quale occasione migliore per incrementare un feeling con i professori ceciliani che già è palpabile nell’ambiente. La prima volta del direttore con Santa Cecilia è stata nel 1997. Allora era già più che una promessa. Ora però dovrà prendere per mano i professori d’orchestra e fare la strada, speriamo lunga, con loro. Soprattutto di fronte a nuove sfide, come il concerto alla fine di marzo in cui mette accanto ai Pezzi Sacri di Verdi la Sinfonia n 2 “Asrael” del ceco Josef Suk (1874-1935), per la prima volta a Santa Cecilia.
Star musicali
Naturalmente la nuova stagione non è solo Daniel Harding - da lui aspettiamo i cartelloni dei prossimi anni - ma anche una sfilata di star musicali, come Kirill Petrenko, Gustavo Dudamel, Viktoria Mullova e tanti altri. Deve però essere citata la presenza del violinista Joshua Bell, artista in residenza, protagonista sia nella sinfonica che nella cameristica
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