Premio Zayed, aperte le candidature per l'edizione 2025
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
E’ ufficialmente iniziata la ricerca dei prossimi vincitori del Premio Zayed per la Fratellanza Umana, che nel 2025 celebrerà la sua sesta edizione. Il 3 giugno è stato lanciato da Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti, l'invito a presentare candidature per il riconoscimento indipendente che premia gli individui e le organizzazioni che si impegnano per far progredire la fratellanza umana e la solidarietà in tutto il mondo. Le candidature, che possono riguardare membri di governi, responsabili di organizzazioni non governative (ong), accademici, leader spirituali e altre figure influenti, possono essere presentate attraverso il sito ufficiale del Premio Zayed per la Fratellanza Umana, fino al 1°ottobre 2024.
Un Premio per chi opera per la solidarietà e la pace
Intitolato allo scomparso sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, fondatore degli Emirati Arabi Uniti, per celebrare la sua eredità, la sua leadership e i suoi sforzi umanitari che continuano ad avere effetti sul mondo di oggi, il Premio Zayed per la Fratellanza Umana, ricordano gli organizzatori, “premia le persone e gli enti - di qualsiasi provenienza, in qualsiasi parte del mondo - che lavorano in modo disinteressato e instancabile per promuovere la solidarietà, l'integrità, l'equità e l'ottimismo e creare passi avanti verso la coesistenza pacifica”. Dal 2019, il premio ha assegnato riconoscimenti a rappresentanti di 11 Paesi, sostenendo i loro sforzi umanitari in una vasta gamma di settori, tra cui l'assistenza sanitaria, l'istruzione, lo sviluppo delle comunità, il reinsediamento dei rifugiati e l'emancipazione delle donne e dei giovani. Ai vincitori viene assegnato un premio di 1 milione di dollari.
Iniziativa legata al Documento sulla Fratellanza Umana
Il Premio Zayed è gestito dall’Alto Comitato per la Fratellanza Umana e viene assegnato ogni anno in prossimità del 4 febbraio, Giornata internazionale dedicata a questo tema. I vincitori vengono premiati nel corso di una cerimonia ad Abu Dhabi, presso il Founder's Memorial. Il Premio è stato istituito nel 2019 dopo lo storico incontro ad Abu Dhabi tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb, durante il quale i due leader hanno co-firmato il Documento sulla Fratellanza Umana. I valori che il premio celebra riflettono la dedizione dello sceicco Zayed a lavorare a stretto contatto con persone di ogni provenienza, la sua eredità morale, l'umanitarismo, il rispetto per gli altri e il loro aiuto a prescindere da religione, sesso, razza o nazionalità.
La giuria che esaminerà le candidature
Una commissione giudicante indipendente, composta da esperti in materia di costruzione della pace e coesistenza, della quale fa sempre parte anche un alto rappresentante della Santa Sede, esaminerà le candidature e selezionerà i premiati, che saranno insigniti del riconoscimento nel febbraio 2025, in concomitanza con la Giornata internazionale della fratellanza umana, istituita nel dicembre 2020 dalle Nazioni Unite, che segna l'anniversario della firma del Documento di Abu Dhabi.
I premiati delle prime cinque edizioni
Fin dall'inizio del Premio, sono stati insigniti leader, attivisti e organizzazioni umanitarie di tutto il mondo, tra i quali Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayeb, vincitori onorari. il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres, l'attivista contro l'estremismo Latifa Ibn Ziaten, il re Abdullah II bin Al Hussein e la regina Rania Al Abdullah del Regno Hashemita di Giordania, l'organizzazione umanitaria haitiana Fondazione per la Conoscenza e la Libertà (Fokal), la Comunità di Sant'Egidio, la costruttrice di pace keniota Shamsa Abubakar Fadhil. le organizzazioni caritatevoli indonesiane Nahdlatul Ulama e Muhammadiyah, il cardiochirurgo di fama mondiale sir Magdi Yacoub e la fondatrice di una ong cilena per il sostegno e il reinserimento delle detenute, suor Nelly Leon Correa.
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