Raid ucraino su Sebastopoli, Mosca accusa: Stati Uniti responsabili
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
E’ di 5 morti, tra cui due bambini e più di 140 feriti il bilancio dell’attacco missilistico ucraino su Sebastopoli. I missili hanno colpito il sistema di difesa aereo russo e si sono frantumati: alcuni di quei frammenti sono caduti su una spiaggia a Sebastopoli che si trova poco lontano da una base militare. L’Istituto dello studio della guerra scrive in un rapporto che alcuni blogger militari russi hanno rivolto forti critiche al ministero della Difesa di Mosca e alle forze di occupazione in Crimea, per non aver adeguatamente protetto i civili attraverso l’utilizzo delle sirene, e per non aver individuato e distrutto i missili prima dell’arrivo a Sebastopoli. Le spiagge colpite dal raid rimarranno chiuse fino a nuovo avviso. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa, Ria Novosti, citando l'ufficio del governatore cittadino.
Le accuse di Mosca agli Stati Uniti
Lo scorso 31 maggio, il presidente americano Joe Biden aveva autorizzato l’Ucraina a colpire in territorio russo con armi fornite dagli Stati Uniti, ma solo nell’area vicino a Kharkiv. La dichiarazione del capo della Casa Bianca aveva fatto seguito a quelle di alcuni Paesi della NATO, come Gran Bretagna, Francia, Germania e Polonia, che avevano acconsentito all’utilizzo di armi occidentali nella guerra contro la Russia. Secondo quanto dichiarato dal ministero della Difesa di Mosca, gli Stati Uniti, insieme alle autorità ucraine, sono responsabili dell'attacco missilistico deliberato delle forze armate di Kyiv su Sebastopoli, in quanto l’attacco sarebbe avvenuto mediante l’utilizzo di armi occidentali fornite all'Ucraina. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha invitato le Nazioni Unite a condannare l’attacco, definendolo “atto di terroristico " ed ha parlato di persone "uccise dal regime di Kiev e dalle armi americane". Gli Stati Uniti hanno iniziato a fornire all’Ucraina missili ATACMS, che hanno una gittata di 300 chilometri, all’inizio di quest’anno. Né l’Ucraina né gli USA hanno commentato l’attacco e l’accusa russa.
Le dichiarazioni della Corea del nord
Durante la visita della scorsa settimana in Nord Corea ed in Vitnam, il presidente Russo Vladimir Putin ha assicurato che le relazioni tra Mosca e Pyongyang saranno portate a un livello di partenariato strategico globale senza precedenti. E dopo l’attacco di Kyiv in Crimea, la Corea del Nord ha criticato i continui aiuti degli Stati Uniti all'Ucraina, affermando che ''la Russia ha il diritto a difendersi''. Questo è quanto dichiarato da un alto generale nordcoreano, il vice capo del comitato centrale militare del Partito dei Lavoratori nordcoreano, Pak Jong-chon. La Russia ha il diritto di scegliere azioni di ritorsione, ha detto Park, confermando ''la solidarietà della Corea del nord con la Russia nella difesa dei diritti sovrani''.
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