Zambia, oltre 50 mila bambini a rischio per la malnutrizione
Lavinia Sdoga - Città del Vaticano
“I bambini malnutriti hanno una probabilità di morte dieci volte maggiore rispetto a quella degli altri. Occorre agire subito e ampliare l’accesso al cibo, all’acqua e ai servizi sanitari”. Questo l’appello lanciato da Nysan Sahba, direttore della Comunicazione globale e dell'advocacy dell'Unicef, per tentare di arginare la grave situazione presente nello Zambia, un Paese in cui la sopravvivenza della popolazione è sempre più messa a rischio da siccità e carenza di cibo.
I risultati dell’indagine SMART
Il rapporto Unicef sulla malnutrizione
Cosa fare per arginare la crisi
La gestione tempestiva della malnutrizione acuta è fondamentale per prevenire l’insorgenza di una forma ancor più grave. Forte dunque l’appello di Unicef, affinché si mettano in atto misure d’intervento tempestive così da scongiurare il rischio di una crisi nutrizionale. Innanzitutto, secondo l'agenzia Onu, si deve agire immediatamente per garantire cibo ai bambini e per supportare le donne in gravidanza e in allattamento con programmi di assistenza ad hoc (anche finanziaria). In secondo luogo, è necessario combattere le carenze nutrizionali (fornendo integratori ricchi di calorie e sostanze nutritive) e ampliare l’accesso all'assistenza sanitaria, aumentando la capacità di cura delle strutture ospedaliere e migliorando i servizi idrici e igienici del Paese. “Garantire alle famiglie e alle strutture sanitarie l'accesso all'acqua potabile, ai servizi igienici sostenibili e resistenti al clima è fondamentale per scansare un ulteriore inasprimento della crisi”, ha concluso il direttore Sahba.
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