La Nato rafforza il sostegno all'Ucraina, impegno da 40 miliardi di dollari l'anno
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
Il futuro dell’Ucraina è nella Nato. A conclusione del vertice di Washington che celebra il 75.mo anniversario della nascita dell’Alleanza Atlantica, gli Stati membri garantiscono il sostegno all’Ucraina nel contrastare l’aggressione di Mosca e concordano sul potenziamento della propria industria di difesa in un mondo che, come ha ricordato il segretario generale Jens Stoltenberg, è diventato "più pericoloso".
Le misure in favore di Kiyv
L’Ucraina ha ottenuto dagli alleati aiuti molto concreti come la fornitura di quattro sistemi di difesa antiaerea Patriot da Usa, Germania, Romania, Olanda e di una batteria Samp-T dall'Italia. Cade inoltre ogni veto sulla legittimità di colpire obiettivi militari in territorio russo. Infine, verranno forniti caccia F-16 da Olanda e Danimarca. Sarà l’Alleanza a coordinare le forniture belliche a Kiyv e l’addestramento delle forze ucraine nelle strutture dei paesi alleati. Un impegno che non scenderà sotto i 40 miliardi di dollari all’anno.
La posizione USA e le reazioni
Non si può perdere terreno a fronte di una Russia in piena economia di guerra, ha ammonito il presidente Biden nella conferenza stampa a conclusione del vertice. Dall’Ambasciata russa a Washington, giunge poi l’accusa ai membri della Nato di aver imboccato la strada della preparazione alla guerra. Mentre cresce l’irritazione dei leader dell'Alleanza Atlantica per le iniziative diplomatiche del premier ungherese Viktor Orbán che, dopo aver visto i presidenti russo e cinese, Vladimir Putin e Xi Jinping, ha voluto incontrare l’ex presidente Donald Trump per discutere della crisi ucraina.
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