Il palco del Republican National Convention a Milwaukee Il palco del Republican National Convention a Milwaukee  (ANSA)

Applausi per Donald Trump a Milwaukee, Biden pronto a sfidarlo di nuovo in tv

Grande accoglienza per l'ex presidente alla Convention dei repubblicani che lo candida alla Casa Bianca. I servizi segreti intensificano le misure di sicurezza dopo l'ipotesi di un complotto iraniano per assassinarlo. L'Iran smentisce. Biden si prepara per la Convention dei Democratici: “Ho già battuto Trump lo farò ancora”. Mario Del Pero, professore di Storia e Istituzione delle Americhe all’Università di Bologna: la polarizzazione crea le condizioni per un'esplosione della violenza politica

Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano

L’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sale nuovamente sul palco del Fiserv Forum di Milwaukee per la seconda serata della Convention repubblicana, sorridente e con l’orecchio fasciato. Accanto a lui, il candidato alla vicepresidenza degli Stati Uniti, il 39enne JD Vance. L’atteso discorso dell’ex presidente è previsto per giovedì, 18 luglio, quando accetterà ufficialmente la nomina come primo candidato repubblicano in corsa alla Casa Bianca.

Rafforzate le misure di sicurezza

I servizi segreti americani e l’FBI si rimpallano le responsabilità di quanto avvenuto a ButLer, in Pennsylvania, e rafforzano le misure di sicurezza intorno a Trump. Secondo quanto riportato dai media americani, la polizia ha sparato e ucciso una persona armata di coltelli, non lontano dal luogo della convention, ma non sembrano esserci collegamenti con l’evento. Stando a quanto reso noto, un agente ha visto l’individuo armato discutere animatamente con un’altra persona. La polizia, intervenuta per disarmarlo, ha sparato quando l’uomo si è scagliato contro l’altro individuo. Si trattava probabilmente di un senza fissa dimora, in alcun modo legato all’attentato del 14 luglio a Donald Trump.

Possibili nuovi scenari nella politica internazionale

Sono sempre state molto definite le posizioni, in termini di politica internazionale, dei due concorrenti alla presidenza della Casa Bianca. Se Trump dovesse vincere le elezioni di novembre, spiega il Professor Mario Del Pero, docente di Storia ed Istituzione delle Americhe all’Università di Bologna, ci potrebbero essere dei cambiamenti significativi nei rapporti con l’Europa. E’ nota, infatti, l’intenzione di Trump di terminare la politica di massicci aiuti all’Ucraina e di indurre il Paese in guerra ad una pace che contempli anche la cessione di determinati territori. In merito alla guerra tra Israele ed Hamas, prosegue il professore, è noto come all’interno del partito repubblicano vi siano, non solo sostenitori di Netanyahu, ma anche figure legate ai gruppi più conservatori dello stato israeliano.

Ascolta l'intervista al professor Mario Del Pero

La polarizzazione e la violenza politica

Da anni negli Stati Uniti esiste una contrapposizione tra i due campi politici, chiusi in bolle autoreferenziali, prosegue il professor Del Pero, dove ciascuno concepisce la controparte, non come un legittimo avversario, ma come un nemico assoluto che minaccia il proprio ideale di democrazia. La polarizzazione crea un terreno fertile per episodi di violenza politica, afferma l’esperto, i toni esasperati della campagna elettorale e l’imbarbarimento del confronto politico, indicano una condizione di sofferenza della democrazia e della politica americana, nota il professore.

Un complotto iraniano per assassinare Trump

La CNN riporta la notizia per cui sarebbe in atto un complotto dell’Iran per assassinare Trump. Il Secret Service avrebbe deciso di aumentare la sicurezza intorno all'ex presidente. Non ci sono, invece, indicazioni che Thomas Matthew Crooks, il 20enne che sabato scorso ha sparato a Trump, fosse collegato a questo complotto. Teheran, intanto, smentisce le accuse definendole infondate e malevole. "Respingiamo con fermezza qualsiasi coinvolgimento nel recente attacco armato contro Trump e le accuse secondo cui l'Iran aveva intenzione di portare avanti un'azione simile", si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri iraniano,Nasser Kananoi. "Queste accuse hanno motivazioni e obiettivi politici dannosi", secondo il diplomatico.

La posizione di Joe Biden

L’attuale capo della Casa Bianca, Joe Biden, si dice pronto a continuare il suo operato e respinge le critiche legate alla sua età: “So come fare questo lavoro e so che non siamo arrivati così lontano per fermarci”, ha detto il presidente Usa. Secondo quanto riportato dal New York Times, Biden sarebbe sempre più solo ad affrontare la crisi politica che lo ha investito e riprende i toni accesi della campagna elettorale prima dell’attentato. In particolare, respinge le accuse che lo vedono causa dell’escalation di violenza che ha investito il dibattito elettorale, incolpando il suo avversario repubblicano e attaccando il neonominato vice, J.D. Vance. Il professor Del Pero, rileva come, di fatto, l’età di Biden giochi a sfavore di quest’ultimo ed avvantaggi il suo avversario. “Biden sta chiedendo non solo di vincere le elezioni, ma di governare per altri quattro anni”, spiega Dal Pero, “i democratici avrebbero dovuto trovare un sostituto, ma con l’incalzare delle elezioni e della convention democratica di agosto, diventa molto difficile farlo”, conclude.

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17 luglio 2024, 09:31