A Stromboli la Festa di Teatro Eco Logico per rigenerare il dialogo con l'ambiente
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Sono dedicati ai sogni i nove giorni di teatro, musica, danza e scienza della X Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli, apertasi il 29 giugno e che si concluderà l’8 luglio. La rassegna di spettacoli nella natura, prove aperte, incontri scientifici e letterari senza uso di corrente elettrica e gratuiti, quest’anno, con il titolo “What dreams may come”, è un omaggio a Danilo Dolci, pacifista, poeta, padre della giustizia ambientale, sociologo, educatore, attivista della nonviolenza, tra le figure più significative del Novecento, a cento anni dalla nascita. La manifestazione intende celebrare l'essere umano nella natura non come predatore ma come interlocutore, sensibilizzare il pubblico sulla drammatica crisi climatica e rigenerare un dialogo intimo e reciproco con l'ambiente, risvegliando una sensibilità e un’attenzione ai contenuti ecologici. Fino al 4 luglio, si ispirano a Dolci la rappresentazione “Digiunando davanti al mare” - ideata e interpretata da Giuseppe Semeraro della compagnia Principio Attivo Teatro, per la regia di Francesco Saccomanno e la drammaturgia di Francesco Niccolini - che racconta le tante battaglie dell’intellettuale soprannominato il “Gandhi della Sicilia”, tra cui quelle per l’acqua in Sicilia, gli approfondimenti sulla sua vita e le sue idee del Centro Sviluppo Creativo Danilo Dolci e i due laboratori maieutici del figlio Amico.
Gli appuntamenti della Festa
Il programma dell’edizione 2024 della Festa di Teatro Eco Logico si articola “tra i desideri e i timori che animano i sogni, che siano quelli dei nostri viaggi notturni, rivelazioni inquiete che illuminano il buio, o quelli a occhi aperti che ci portano a immaginare un mondo migliore, o a temerne uno peggiore, tra il potenziale creativo del sogno e l’effetto inibitorio degli incubi”, spiega nella presentazione della manifestazione il direttore artistico Alessandro Fabrizi. E così, oltre le iniziative per ricordare Dolci, in giro per l’isola di Stromboli è possibile imbattersi nel Piccolo Principe di Saint-Exupéry, in un Dialogo sul Clima con il fisico Paolo Saraceno, nella Città delle dame di Christine de Pizan o nella conferenza-spettacolo dello studioso Oliver Mannel La Voce creativa dei sogni sulla relazione tra attività onirica e sviluppo delle facoltà comunicative. Da non perdere le Prove aperte al pubblico di Amleto di Shakespeare, in una inedita traduzione di Nadia Fusini realizzata appositamente per l'occasione, per rendersi conto del processo creativo di costruzione di uno spettacolo. L’anteprima dell’opera shakespeariana con la compagnia stabile di Teatro Eco Logico, con Alessio Esposito, Laura Mazzi, Maria Vittoria Argenti, Francesco Buttironi e Alessio Del Mastro, insieme a Salvatore Palombi e Clemente Pernarella, con la regia di Alessandro Fabrizi è prevista il 7 luglio. Il 5 luglio il danzatore e coreografo Pierandrea Rosato presenta La forma a perdere di Orfeo, studio per un progetto dedicato al mito di Orfeo e ai suoi aspetti stridenti nel mondo presente, accompagnato dalla chitarra di Amedeo Monda, mentre il 6 luglio spettatori e strombolani sono invitati alla Lettura condivisa: i sogni tra le righe portando un libro, una poesia o un racconto che abbiano per tema il sogno.
Un'esperienza di contatto fra uomo e natura
Il pubblico, attraverso la mappa degli eventi, ha anche la possibilità di scoprire l’isola dell’arcipelago delle Eolie, visitando giardini, terrazze e altri luoghi che verranno aperti per l’occasione e, accedendo in alcune case strombolane, ascoltando i racconti dei loro abitanti. Ogni mattina, alle 10.30, inoltre, non mancheranno le consuete Chiacchiere da bar, gli incontri informali tra artisti, relatori e spettatori. La Festa è ideata e realizzata dall’Associazione Fluidonumero9, in co-produzione con 369gradi, con il Patrocinio di Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Regione Sicilia, Comune di Lipari, AIV, INGV e Pro Loco Stromboli. Da 10 anni, l’obiettivo è quello far vivere un’esperienza unica di contatto “senza filtri” fra uomo e natura, fra artista e spettatore, grazie alla rinuncia alla corrente elettrica e quindi ad artifici tecnologici, perché in tutti gli appuntamenti non vengono usati microfoni, strutture o luci artificiali.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui