Medio Oriente, l'Iran pronto a colpire ma non vuole un escalation militare
Luca Collodi - Città del Vaticano
L'Iran è pronto a colpire Israele, ma non vuole un'escalation. Il ministro della Difesa israeliano avverte: 'Ci prepariamo a tutto, anche all'offensiva'. Intanto il segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale russo è volato a Teheran: sul tavolo 'gli aspetti della sicurezza globale e regionale'. Intanto dall’alba di oggi suonano le sirene antiaeree nel nord di Israele. In Libano, è in corso un vero esodo degli stranieri nel timore di una nuova ondata di attacchi israeliani.
La situazione
Non e' ancora chiaro quando l'Iran e Hezbollah potrebbero lanciare un attacco contro Israele. E' quanto il team di sicurezza nazionale della Casa Bianca avrebbe detto al presidente Biden e alla sua vice Kamala Harris, sottolineando che ci sono poche informazioni disponibili al riguardo. Gli Stati Uniti sono pronti a difendere Israele e le truppe americane presenti in tutto il Medio Oriente. Per la Casa Bianca, se l'attacco iraniano verrà ben fronteggiato, anche la risposta di Israele sarà minore, e una guerra più ampia verrebbe evitata.
Il terreno
Le truppe israeliane hanno abbattuto un "obiettivo aereo sospetto" che si era infiltrato nello spazio aereo israeliano dal Libano.' L’esercito ha colpito cinque città nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Il Cairo, intanto, ha fatto sapere che non aiuterà Israele a respingere l'attacco dell'Iran'. Ieri personale americano è rimasto ferito in un attacco missilistico contro una base militare in Iraq. Oltre alla minaccia di un attacco iraniano, sostenuto dagli Hezbollah in Libano, anche gli Houthi starebbero preparando dallo Yemen un ampio piano di attacco contro Israele. Il vice segretario all'informazione del gruppo filoiraniano ha ha affermato che "grandi piani sono gia' in fase di sviluppo".
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