"In Cammino", su Rai3 cinque puntate dedicate alla fede e alla bellezza
Vatican News
Torna lunedì, 5 agosto, su Rai3, alle 15.10, il programma “In Cammino – tra arte e fede” condotto da padre Enzo Fortunato e Giulia Nannini, che fino al 2 settembre toccherà luoghi immersi nella natura e simbolo della cultura italiana. Pompei, Venezia, Costiera Amalfitana, Castel Gandolfo, Assisi e il Parco Nazionale del Vesuvio le mete delle cinque puntate della settima edizione della trasmissione televisiva, scritta da Paola Miletich e con la regia di Marco Capasso.
Un viaggio attraverso luoghi di incomparabile bellezza
“Per questa edizione vi guideremo in un viaggio straordinario alla scoperta di luoghi di incomparabile bellezza” sottolinea padre Fortunato, auspicando che i cammini proposti diventino tra le destinazioni preferite dagli italiani. “Il recente aumento di camminatori ci riempie di speranza - aggiunge il religioso -, san Francesco e san Pietro stessi erano camminatori che esploravano il mondo”.
I luoghi delle cinque puntate
La prima puntata, partirà da Scala e Ravello, in Costiera Amalfitana, luoghi da cui sono partiti e che hanno ispirato santi e avventurieri. “In Cammino” continua verso Ottaviano, in provincia di Napoli, porta dei principali sentieri che conducono in cima al Parco Nazionale del Vesuvio attraverso percorsi straordinari. La puntata si conclude al Santuario di Pompei, uno dei luoghi di culto maggiormente apprezzati e visitati in Italia, che custodisce l’immagine sacra della Madonna. Seguiranno le puntate dedicate ad una Venezia lontana dai flussi turistici, ai luoghi di san Francesco in Umbria attraversando Assisi, Spello e Perugia, fino ad arrivare alle meraviglie dei Giardini del Barberini e della dimora pontificia di Castelgandolfo, per secoli luogo riservatissimo, che oggi il Papa apre al mondo.
Il gesto antico del camminare
“Camminare, d’altra parte, aiuta a guarire le ferite. Quelle interiori e fisiche, ma è anche un balsamo per le ferite ambientali”, sostiene Marco Capasso che aggiunge: “Nel mondo della rete e della realtà virtuale, dove ogni spazio e tempo sono neutralizzati, il gesto antico del camminare ci permette di ritrovare la misura umana nelle cose”.
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