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I due candidati alla presidenza Usa, Kamala Harris e Donald Trump I due candidati alla presidenza Usa, Kamala Harris e Donald Trump  (AFP or licensors)

Una nuova fase per la campagna elettorale negli Stati Uniti

Dopo la nomina del candidato democratico alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Tim Walz, si delinea il volto dei due schieramenti in corsa per la guida della Casa Bianca. Intanto, il presidente USA Biden, ha espresso la sua preoccupazione nel caso in cui Trump venga sconfitto alle prossime elezioni. Riccardo Alcaro, Responsabile del programma Attori Globali dell’Istituto Affari Internazionali (IAI):” La partita è ancora aperta"

Silvia Giovanrosa  - Città del Vaticano

"La strada per la Casa Bianca passa da questo Stato e con il vostro aiuto noi andremo a vincere". È così Kamala Harris si rivolge al Wisconsin, storico Stato blu e ritenuto chiave per la vittoria delle prossime elezioni. Riccado Alcaro, Responsabile del Programma attori Globali dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), nota come sia evidente "la volontà dei democratici di riuscire a convincere l’elettorato degli Stati del Midwest, considerati in bilico nella scelta elettorale". La partita elettorale negli Stati Uniti è nuovamente aperta. I sondaggi, condotti tra il 31 luglio e il 3 agosto, prima della nomina del governatore del Minnesota Tim Walz a candidato vicepresidente per i Democratici, vedono in testa Kamala Harris. “Tutto il vantaggio che Trump aveva – sottolinea l’esperto –  è stato recuperato, anche negli Stati del Midwest, ovvero, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin, ma si tratta di differenze minime, quindi tutto può succedere”. In questo gruppo di Stati – prosegue Alcaro – il candidato alla vicepresidenza Vance non ha espanso il consenso per Trump, che era già forte, invece Walz può esercitare la funzione di allargare la base elettorale di Harris, soprattutto per il suo background rurale”. Inoltre, Walz - conclude l’esperto dell’IAI - potrebbe riuscire a convincere quella parte di elettorato democratico che era scoraggiato dalla candidatura di Biden. Ma non si deve dare nulla per scontato”.

Ascolta l'intervista con Riccardo Alcaro

I due candidati alla vicepresidenza USA

Dopo l’attentato a Donald Trump, avvenuto lo scorso 14 luglio in Pennsylvania durante un comizio, la campagna elettorale sembrava tendere in favore dell’ex presidente degli Stati Uniti. Alla convention dei Repubblicani di Milwaukee, Trump aveva nominato come candidato alla vicepresidenza JD Vance. Tuttavia, dopo il ritiro di Biden lo scenario è cambiato. “Kamala Harris conquista, senza troppe difficoltà, la nomination democratica - osserva Alcaro - la scelta di Walz, come quella di Vance, non punta alla conquista di un nuovo segmento elettorale, ma mira a rafforzare il messaggio politico democratico, con un doppio vantaggio: Walz è in grado di rivolgersi all’elettorato bianco povero del Midwest, su cui ha una certa presa”.

La dichiarazione di Biden

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso ieri, mercoledì 7 agosto, in un'intervista alla rete televisiva Cbs, una certa preoccupazione nel caso in cui Trump perdesse le prossime elezioni. I suoi timori sono relativi alla possibilità che potrebbe esserci un trasferimento dei poteri non troppo pacifico. "Trump dice quello che pensa" ha detto Joe Biden riferendosi ai commenti fatti all'inizio di quest'anno sulle conseguenze economiche disastrose della politica commerciale statunitense. " Se perdiamo ci saranno delle elezioni rubate," avrebbe detto Trump. L'ex presidente degli Stati Uniti ha subito denunciato una ''manipolazione'' delle sue parole.

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08 agosto 2024, 11:36