Festival della Tuscia: La Tuscia, il Tempo, la Musica
Marco Di Battista - Città del Vaticano
“Una corsa nel tempo e con il tempo” l’ha definito Vittorio Sgarbi, ideatore della rassegna. Un viaggio “non solo per le splendide valli del viterbese, ma anche nel Tempo” gli ha fatto eco il direttore artistico Massimo Spada. Alla terza edizione del Festival della Tuscia, il primo appuntamento con il “Tempo nella musica” sarà per il 21 settembre presso la Basilica di S. Maria della Quercia a Viterbo. L’ensemble vocale The Tallis Scholars, diretto da Peter Phillips, eseguirà alcuni capolavori della polifonia a cavallo tra Cinquecento e Seicento: Ingegneri, Palestrina e Monteverdi con l’immancabile Miserere di Gregorio Allegri.
Il cartellone
Tra i dodici concerti in programma svetta evidentemente il recital di Beatrice Rana il 28 settembre al Teatro dell’Unione a Viterbo. La pianista, ormai stella della scena concertistica internazionale, interpreterà alcune delle Romanza senza parole di Felix Mendelssohn e concluderà il programma accostando due lavori particolarmente importanti nel catalogo di Maurice Ravel, Gaspard de la nuit, del 1908, e La Valse, del 1919. Il giorno prima, 27 settembre, Lucie Horsch, insieme con il Quartetto Vanvitelli, porterà l’attenzione sul tempo barocco e sui vari registri del flauto a becco, o diritto. La flautista olandese, ben nota a chi si interessa di musica antica, nel 2017 ha vinto il Premio Edison con il suo primo cd, dedicato a Vivaldi. Nel 2019 ha pubblicato un secondo album, accompagnata dall'Academy of Ancient Music, per il quale ha avuto il premio Opus Klassik. Nel 2020 ha ricevuto il Nederlandse Muziekprijs e nel 2022 la Borletti-Buitoni Trust Fellowship.
Tra ragione e sentimento
Per gli altri appuntamenti, tutti affidati a ottimi interpreti e con programmi interessanti, rimandiamo al sito del festival. Lì chi legge può divertirsi a cercare quando ascoltare i due violoncellisti Ettore Pagano ed Erica Piccotti o la violinista Giulia Rimonda. E non solo… Musica e musicisti, interpreti e conferenzieri, l’incanto dei suoni e dei luoghi. Una rassegna che si muove sempre su un doppio binario, tra ragione e sentimento.
Sentire e vedere. Citando ancora le parole di Sgarbi, è questa la premessa/promessa della terza edizione del Festival della Tuscia, che si svolge a partire dal 21 settembre, coinvolgendo, oltre a Viterbo, chiese e palazzi della zona a Bolsena, Vignanello e Ischia di Castro.
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