Tensione tra Venezuela e Argentina, mandati d’arresto incrociati per i presidenti
L’Osservatore Romano
Continua a salire la tensione tra Venezuela e Argentina: i giudici dei due Paesi latinoamericani hanno spiccato mandati d’arresto incrociati per i rispettivi presidenti.
Maduro, reati di lesa umanità
A Buenos Aires il provvedimento contro Nicolás Maduro per reati di lesa umanità è stato disposto dai magistrati della Camera federale, a seguito di una richiesta avanzata da pubblici ministeri e rappresentanti del foro nazionale per la Difesa della democrazia. L’accusa della giustizia argentina per Maduro — e per il ministro dell’Interno di Caracas, Diosdado Cabello Rondón — è di responsabilità in un «piano sistematico» per «eseguire torture, rapimenti ed esecuzioni» in Venezuela. Per questo ne è stato ordinato l’arresto «immediato» tramite Interpol «ai fini dell’estradizione in Argentina».
Milei, furto di aereo
Poche ore prima la Corte suprema del Venezuela aveva emesso un mandato di arresto per il capo di Stato argentino, Javier Milei, con l’accusa di «furto» di un aereo venezuelano sequestrato a Buenos Aires nel 2022. Il cargo, riconducibile alla compagnia statale venezuelana, era stato bloccato all’aeroporto di Buenos Aires, dopo che gli Stati Uniti avevano accusato Caracas di averlo acquistato da una compagnia iraniana sottoposta a sanzioni. Il velivolo era stato infine trasferito in Florida.
La protesta del 28 settembre
L’opposizione in Venezuela ha intanto convocato per il 28 settembre una «grande protesta globale» in oltre 400 città del mondo. L’obiettivo è mantenere alta l’attenzione sulla crisi nel Paese, dopo le presidenziali di fine luglio, che hanno ufficialmente consegnato un terzo mandato a Maduro, a scapito del candidato della Plataforma unitaria democrática, Edmundo González Urrutia, poi riparato in Spagna per chiedere asilo politico.
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