Cerca

L'area colpita da un attacco israeliano vicino all'aeroporto di Beirut L'area colpita da un attacco israeliano vicino all'aeroporto di Beirut

Medio Oriente, bombe sul Libano: al via esercitazione via terra

L'esercito israeliano colpisce la sede di un gruppo finanziario legato a Hezbollah, vicino all’unico aeroporto di Beirut, e annuncia un’“esercitazione militare” attraverso la città costiera di Nahariya. Sul fronte sud, indignazione per un raid a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza in cui sarebbero rimaste uccise almeno 87 persone

Roberta Barbi - Città del Vaticano  

Non si ferma la guerra in Medio Oriente: sul fronte caldo del Libano proseguono i raid israeliani sulle città di confine, mentre dai social l’esercito annuncia, per la giornata di oggi 21 ottobre, l’avvio di una “esercitazione militare” vicino al confine con veicoli che attraverseranno la città israeliana costiera di Nahariya, la più vicina al confine. Nel fine settimana, inoltre, colpita la sede di un gruppo finanziario considerato legato alla milizia sciita di Hezbollah nell’est del Paese, mentre secondo testimoni sul villaggio di Khiam, nel sud, si sarebbero susseguiti ben 14 raid in appena 15 minuti. Bombe anche vicino all’aeroporto di Beirut, unico scalo del Paese, mentre in risposta, Hezbollah avrebbe lanciato oltre 200 razzi verso il territorio israeliano, molti dei quali intercettati, compreso un drone proveniente dallo spazio aereo siriano. Nuova denuncia della missione Onu Unifil, secondo cui Israele avrebbe demolito di proposito una torre di osservazione.

Indignazione per attacco a Gaza con 87 morti

Giornate di sangue anche a sud, nella Striscia di Gaza: indignazione e sconcerto sono stati espressi dal coordinatore dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, in seguito all’attacco di sabato sera sulla città di Beit Lahiya, dove sarebbero rimaste uccise almeno 87 persone e altre 40 ferite secondo un bilancio del Ministero della salute di Hamas che Israele definisce “esagerato”. Molti, inoltre, i dispersi ancora sotto le macerie.

Il piano per la pace: le condizioni di Israele

Sul fronte diplomatico, Israele ha fatto sapere di aver consegnato la scorsa settimana agli Stati Uniti un documento con le sue condizioni per una soluzione pacifica alla guerra in Libano e per consentire agli sfollati di entrambe le parti di tornare alle loro case. Tra queste, la possibilità di “esercitazioni attive” per avere la garanzia che Hezbollah non si riarmi né ricostituisca le proprie infrastrutture militari vicino al confine e la libertà di effettuare operazioni nello spazio aereo libanese. Tali condizioni violerebbero la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

21 ottobre 2024, 08:15