Israele, camion contro passanti a Tel Aviv: un morto
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Un camion guidato da un arabo-israeliano di Qalansawe ha travolto la folla che aspettava l’autobus appena fuori da una base militare di Glilot, a nord di Tel Aviv, uccidendo una persona e ferendone una trentina, di cui cinque versano in gravi condizioni. È accaduto ieri, 27 ottobre, in un’area che ospita anche il quartier generale del Mossad. Si indaga sulle dinamiche per accertare se si sia trattato di un atto terroristico da parte dell’autista. L’unica vittima registrata era un 72 enne di Rishon Lezion.
Netanyahu contestato alla commemorazione del 7 ottobre
Grida di “vergogna”, poi urla e fischi: così è stato contestato durante il suo discorso alla commemorazione per le vittime del 7 ottobre di un anno fa, il premier israeliano Benjamin Netanyahu, interrotto per oltre un minuto proprio dai familiari delle vittime per non essersi assunto la responsabilità del fallimento delle misure di sicurezza adottate contro Hamas.
In Libano 21 morti
Intanto nel Libano meridionale si registrano almeno 21 morti nelle ultime 24 ore in raid aerei israeliani; le operazioni si sono concentrate in tre diverse aree: nello specifico 9 sono le vittime e 38 i feriti a Haret Saida, vicino alla città portuale di Sidone, sette tra cui un’infermiera e tre soccorritori, le vittime ad Ain Baal, nel sud; cinque, infine, i morti a Burj al-Shemali. In senso inverso, almeno 90 razzi sono stati lanciati da Hezbollah verso il nord di Israele, mentre in un attacco con droni sono rimaste ferite due persone in Galilea.
A Gaza è emergenza umanitaria
Sul fronte sud, Husam Badran, membro di spicco di Hamas nell’ufficio politico in Qatar, fa sapere che il gruppo sarebbe aperto a raggiungere un accordo con Israele. Intanto dall’Egitto il presidente al-Sisi ha lanciato un appello denunciando la condizione di carestia in cui vive la popolazione della Striscia: “È molto importante che gli aiuti entrino il prima possibile”, ha detto. Infine, da Teheran, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian afferma di non cercare la guerra, ma una risposta “adeguata” agli attacchi di Israele.
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