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2024.10.11 disabilità

Ad Assisi si apre il G7 della disabilità

Tre giorni di incontri e dibattiti in Umbria mettendo al centro delle agende dei Paesi i temi dell’inclusione e della disabilità. È lo scopo dell’iniziativa, nata sotto la presidenza italiana, e che prevede la firma della Carta di Solfagnano. Giovedì il documento sarà presentato a Papa Francesco

Benedetta Capelli e Michele Raviart – Assisi

Nella cittadina di Francesco, emblema di pace e concordia, si guarda a chi non ha le stesse opportunità e a chi vede spesso i propri diritti violati. “Abbiamo davanti a noi un’occasione davvero storica che dobbiamo saper cogliere e non sprecare”: così il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, in un’intervista all’Osservatore Romano, ha spiegato il senso del primo G7 sull’inclusione e la disabilità che si apre oggi, 14 ottobre, ad Assisi per poi spostarsi - il 15 e il 16 ottobre - al Castello di Solfagnano dove sarà scritta la Carta sull’inclusione e la disabilità che sarà poi presentata giovedì prossimo a Papa Francesco.

Il programma

Scopo dell’iniziativa – ha spiegato il Ministro in una conferenza stampa - è di moltiplicare gli sforzi di ogni Paese per l’accessibilità universale, principio cardine della Convenzione Onu, e garantire ad ogni persona la piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica. Alle 10.30, nella Piazza Inferiore della Basilica di Assisi, ci sarà l'annullo postale del francobollo dedicato al primo G7 sull’inclusione e sulla disabilità ma è alle 15 che prenderà il via la cerimonia di accoglienza delle delegazioni ministeriali e per l’occasione sono previste circa tremila persone. Ci saranno anche tre band inclusive con 80 musicisti di cui 50 con disabilità, che suoneranno gli inni nazionali dei Paesi coinvolti. Per le vie di Assisi sono previsti circa 100 stand gestiti dal terzo settore che presenteranno i loro progetti ma anche dei truck food provenienti da tutta Italia nei quali lavorano ragazzi con autismo e altre disabilità.

Per scrivere la Carta

Il 15 ottobre è prevista una giornata di confronto a cui parteciperanno circa 160 delegati. Saranno 6 i panel nei quali esperti di tutto il mondo si confronteranno su alcuni temi: “L’inclusione come priorità dell’agenda di tutti i Paesi”; “Accessibilità universale e prevenzione e gestione delle emergenze”; “Vita indipendente e inclusione lavorativa”; “Il diritto di tutti alla piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica”; “Intelligenza Artificiale” e infine “Sport e servizi per tutti”. Tra i relatori – ha spiegato la Locatelli – ci saranno tra gli altri Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico; don Paolo Benanti, presidente della Commissione intelligenza artificiale per l’informazione del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e il professore Filippo Ghelma, direttore di Dama (Disabled advanced medical assistance) presso il Presidio ospedaliero San Paolo - Polo Universitario, Asst Santi Paolo e Carlo di Milano. Per l’occasione oltre 20 associazioni che impiegano ragazzi con disabilità lavoreranno all’interno del Castello garantendo diversi servizi. Il 16 ottobre, la riunione sarà a porte chiuse con la partecipazione dei ministri del G7 e dell’Unione Europe ma anche dei Paesi dell'outreach (Tunisia, Kenya, Sud Africa, Vietnam) e verrà adottata la Dichiarazione finale, La Carta di Solfagnano che giovedì 17 ottobre sarà portata al Papa.

Un’occasione da cogliere

“Questo G7 è una vera piattaforma per quel cambio di mentalità che Papa Francesco ha spesso incoraggiato: la costruzione di una società dove ogni persona, indipendentemente dalle proprie capacità, possa sentirsi accolta e valorizzata”. Lo ha scritto sulle pagine di “Avvenire” suor Veronica Donatello, Responsabile del Servizio nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della Cei. “Le decisioni del G7 potrebbero segnare un passo importante verso un futuro più inclusivo, dove le persone con disabilità non siano più relegate ai margini superando la logica assistenzialista, e possano finalmente entrare nei processi e avere un posto nelle decisioni politiche e sociali”. Sulla stessa linea Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale. “Quello che auspichiamo è che non rimangano solo parole e che questa occasione venga colta e si traduca in impegno ed azioni concrete per garantire ad ogni persona con disabilità condizioni di equità e parità e partecipazione attiva alla vita della società”.

Di Maolo, presidente del Serafico: un'attenzione da lungo attesa

“È l’inizio di un processo che aspettavamo da tempo”, spiega Francesca di Maolo, presidente dell’istituto Serafico di Assisi, eccellenza nel campo dell’attività riabilitativa e che ospiterà l’evento “Accogliamo”, in cui i ragazzi dell’istituto realizzeranno un’opera d’arte collettiva nel segno di un villaggio inclusivo e senza barriere. “Nel 2022 Papa Francesco incontrò ad Assisi giovani economisti, changemakers e imprenditori di tutto il mondo nell’ambito di Economy of Francesco, che trattarono il tema dell’economia inclusiva”, sottolinea Di Maolo, “in quell’occasione I giovani si chiesero se un giorno le grandi economie del mondo sarebbero riusciti a mettere temi come la vita e l’inclusione al centro delle loro discussioni. Quel giorno è arrivato. I grandi Paesi del mondo hanno realizzato l’importanza di mettere nelle loro agende una priorità, quella della partecipazione della vita politica ed economica di tutti, specie delle persone con disabilità”.

Ascolta l'intervista integrale a Francesca di Maolo

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14 ottobre 2024, 09:00