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Ensemble Modern Ensemble Modern 

La Biennale di Venezia e la bellezza attraverso la scoperta della Musica Assoluta

Il 68.mo Festival Internazionale di Musica Contemporanea, dal 26 settembre all’11 ottobre, è stato intitolato Musica Assoluta / Absolute Music. È la quarta e ultima tappa della direzione artistica di Lucia Ronchetti, anche stavolta nel segno della ricerca della modernità senza dimenticare la tradizione culturale veneziana

Marco Di Battista - Venezia

Il tempo musicale fuori dal tempo cronologico, i suoni fuori dal paesaggio sonoro. L’edizione 2024 della Biennale Musica è dedicata alla “Musica assoluta”. Inconcepibile per Richard Wagner, inseguita da compositori di tutte le epoche, l’idea di musica assoluta rende ancora più affascinante il mondo delle sette note. Un modello attualissimo voluto da Lucia Ronchetti, direttore del Festival, per ritrovare “il significato della musica quale linguaggio autonomo e lo statuto ontologico del suono, mostrando lo stato dell’arte di questa disciplina alchemica e coinvolgente, entrando nel laboratorio dei compositori e degli interpreti più rigorosi e inventivi che elaborano partiture, programmi, codici e performance, senza alcun riferimento extra-musicale e senza riferimenti visivi”. Per Ronchetti è un’arte per astrarsi dalla realtà, per meditare, per cercare un’elevazione spirituale, per aiutarci a superare questi momenti difficili che il mondo intero sta attraversando.

Ascolta l'intervista a Lucia Ronchetti

Rebecca Saunders premiata con il Leone d'oro
Rebecca Saunders premiata con il Leone d'oro

Saunders e le ferite del mondo 

Un’idea particolarmente sentita se anche Rebecca Saunders, premiata con il Leone d’oro, ha voluto ricordare, nel discorso di ringraziamento e nell’intervista che ha concesso alla Radio Vaticana, di voler rappresentare “la vulnerabilità, la fragilità della nostra condizione umana”. “Come compositrice non posso cambiare il mondo. Ma quello che posso fare è lottare per l’autonomia dell’arte, per la libertà dell’artista, per la libertà di parola, per esprimere tutto questo con una nuova musica che sento profondamente appassionata e umana”. La compositrice inglese, che vive a Berlino come molti suoi colleghi, alla serata inaugurale ha presentato Wound (Ferita) per ensemble e orchestra. “Credo che ferita sia una parola meravigliosa perché implica tanti livelli diversi. C'è, naturalmente, l’immagine immediata della ferita sul corpo, sulla pelle. Una cicatrice. Ma c’è di più. Come ogni altra persona sono consapevole dei tempi difficili in cui viviamo, dell’aggressività, dell’odio, della mancanza di tolleranza che diventano sempre più presenti nella società contemporanea. Credo che anche questo mi abbia spinto a scrivere Wound”. Definita da molti alchimista del suono, la Saunders cura maniacalmente ogni singolo suono e il suo rapporto con gli altri ma nel contempo non dimentica la fisicità dell’esperienza musicale.

Ascolta l'intervista a Rebecca Saunders

Römer e la democraticità

Il Leone d’argento (è il premio per gli esecutori e non un secondo premio come se fossimo a una competizione sportiva) è andato all’Ensemble Modern, formazione nata nel 1980 e diventata ben presto un punto di riferimento per gli interpreti: precisione e accuratezza nell’esecuzione sono il loro punto forte. Ma la vera caratteristica che rende unico questo ensemble è la “democraticità”. Ce lo spiega Rainer Römer, percussionista del gruppo: “Non abbiamo un direttore d'orchestra. Tutte le decisioni artistiche spettano all'ensemble. È l'ensemble che decide e ogni membro ha lo stesso voto, perciò, possiamo definirlo un sistema molto democratico. Naturalmente abbiamo imparato molto presto che bisogna essere molto pratici -prosegue Römer- e a volte è necessario essere gerarchici in qualche modo. Perciò ora abbiamo una direzione e un ufficio. Ma ancora siamo liberi di decidere in che direzione dobbiamo andare finanziariamente e artisticamente”.

Ascolta l'intervista a Rainer Römer

Un programma intenso

Dal 26 settembre all’11 ottobre, sedici giorni intensissimi di concerti, dibattiti e approfondimenti inseguendo la bellezza della Musica assoluta che per qualcuno, come Unsuk Chin, è l’essenza stessa dell’arte dei suoni. Per la compositrice coreana, “tutta la buona musica è assoluta. E anche se un pezzo ha una storia o un programma, la musica, il tono e il suono sono sempre assolutamente astratti”. Un fascino, insomma, da gustare fino all’ultimo concerto di questa quarta edizione della Biennale musica curata dalla compositrice Lucia Ronchetti.

A questo link puoi ascoltare lo speciale di New Music dedicato alla Biennale Musica 2024, andato in onda su Radio Vaticana, mercoledì 2 ottobre, alle ore 22. 

Ensemble Modern e l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia
Ensemble Modern e l'Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia

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02 ottobre 2024, 16:49