In Ecuador assassinato un altro magistrato, è il secondo in tre anni
Matteo Frascadore – Città del Vaticano
Stava procedendo nell’indagine sull’omicidio del sindaco di Manta, Agustín Intriago, ucciso nel 2023, poco prima delle presidenziali. Ma Marcelo Vásconez, di stanza presso la procura contro la criminalità organizzata transnazionale e internazionale di Manta, stava anche lavorando su altri casi, compreso quello dell’assassinio della collega procuratrice Luz Marina Delgado, di tre anni fa, e quello dell’ingresso di una tonnellata di stupefacente nella base aerea di Manta che, assieme a Guayaquil, dalla quale dista circa 200 chilometri, è un fondamentale snodo del narcotraffico verso l’Europa. Ieri pomeriggio il 45enne magistrato è stato però fermato da un killer, e con lui è stato ucciso anche il poliziotto che gli faceva da scorta.
Criminalità in crescita
Il suo omicidio, come gli altri degli ultimi anni e sempre con procuratori come bersaglio, coincidono con la crescita dei potenti gruppi criminali organizzati del Paese, che il presidente Daniel Noboa ha cercato di contrastare rafforzando l'applicazione delle norme e proponendo misure di lotta alla criminalità ed editti di emergenza. Il 2024 per l’Ecuador era iniziato con l’assassinio di un altro magistrato, Cesar Suarez, incaricato di indagare sull’assalto armato a una stazione televisiva del Paese, quando un gruppo di uomini armati e incappucciati aveva fatto irruzione nello studio, il tutto ripreso in diretta. L’omicidio del procuratore era avvenuto a Guayaquil, centro nevralgico della guerra dell'Ecuador contro le bande di narcotrafficanti. Tra il 2018 e il 2023 gli omicidi sono aumentati di quasi l’800 per cento, passando da sei a quarantasei ogni centomila abitanti.
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