Greenaccord, la salvaguardia del Creato passa anche attraverso lo sport
Marina Tomarro - Città del Vaticano
Discutere insieme sulla salute della Terra, capire cosa è ancora possibile fare di fronte agli enormi disastri causati dai cambiamenti climatici che portano a fenomeni estremi come le alluvioni lampo, la desertificazione, la siccità estrema, il dramma dei migranti. Si confronteranno su queste tematiche i giornalisti giunti da ogni parte del mondo per partecipare al XVI Forum Internazionale per l’informazione sulla Salvaguardia del Creato, promosso da Greenaccord Onlus, per cercare insieme un punto di svolta, per lasciare alle generazioni future la speranza di una terra ancora vivibile. Un incontro importante che segna una ripartenza dopo una pausa di cinque anni dall’ultimo forum a causa della pandemia. “Serve un radicale cambio di paradigma, culturale e morale, - spiega Alfonso Cauteruccio presidente di Greenaccord - che ci consenta di passare dalla belligeranza alla fratellanza, dall’individualismo al pluralismo, perché come indichiamo nel titolo del nostro Forum il primo dopo il Covid, il futuro lo salviamo solo se lo ricostruiamo insieme, nella convivialità delle differenze e nella riduzione delle disuguaglianze”.
Lo sport sempre più ecogreen
Per la prima giornata di lavori si è scelto di parlare di ecologia partendo dallo sport e dalle donne che con il loro prezioso contributo hanno reso sempre più sostenibili le varie discipline sportive. “Abbiamo voluto dedicare l’apertura del forum al genio femminile e all’importanza dello sport per diffondere la cultura della salvaguardia del Creato. – sottolinea il presidente Cauteruccio – Il tema sport e ambiente nasce dall’esperienza fatta durante il periodo del covid, in cui non potevamo uscire e lo sport, almeno dopo il primo periodo di totale lookdown, era diventato una valvola di sfogo importante per moltissime persone, un nuovo contatto con la natura. Tra l’altro, il tema della sostenibilità è presente in molte discipline sportive e oggi anche le attrezzature e strutture vengono realizzati con materiale ecosostenibile”.
Lavorare per eventi sportivi ad impatto zero
Tra i relatori della mattinata anche Elena Pantaleo, pluricampionessa mondiale di Kickboxing. “Io credo - ha spiegato nel corso del suo intervento - che lo sport in generale ci permetta un forte contatto con la natura. Fare sport è un diritto di tutti, perché poter andare in un parco e praticare varie discipline, dalla corsa agli esercizi a corpo libero fino ad una partita a calcio o a pallavolo, consente di migliorare non solo la propria forma fisica, ma anche di raggiungere un benessere mentale. Nel kickboxing c’è la caratteristica del prenderci cura di tutto ciò che abbiamo intorno, e per me è quindi naturale educare al rispetto dell’ambiente anche le giovani leve che si avvicinano magari per la prima volta alla mia disciplina”. L’atleta, che fa parte del Consiglio nazionale del Coni, ha sottolineato gli sforzi da parte del Cio, il Comitato Olimpico Internazionale, di rendere sempre più ad impatto ambientale zero i grandi eventi sportivi. “Già in queste Olimpiadi di Parigi – ha quindi indicato Pantaleo – sono stati fatti moltissimi sforzi, come quello di non costruire nuove strutture impattanti, ma di utilizzare edifici già esistenti. Ci si rendiamo però conto che non basta, l’obiettivo è quello di arrivare ad un risultato concreto entro il 2030”.
Olimpiadi più sostenibili
All’incontro ha partecipato anche Mario Pescante, membro onorario del Comitato Olimpico Internazionale “Da sempre – ha spiegato – i Giochi Olimpici hanno rispetto dei luoghi dove sono ospitati. Adesso questa filosofia di vita è diventata una vera e propria regola. Infatti, ovunque si svolgono lasciano alle città ospitanti delle strutture che verranno utilizzate per altre manifestazioni, come è successo anche a Roma con il Villaggio Olimpico, edificato per le Olimpiadi del 1960”. Presente anche un rappresentante dell’Udinese calcio che ha spiegato le strategie di ecosostenibilità adottate dalla società sportiva. Il Forum proseguirà domani e sabato dal Centro Giovanni XXIII di Frascati, e sarà suddiviso in vari panel in cui si affronteranno le tematiche del contributo della tecnologia e dell’impresa e l’importante supporto della politica e delle istituzioni nella salvaguardia dell’ambiente.
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