Pioggia di missili iraniani su Israele. Quasi tutti abbattuti dai caccia Usa e israeliani
Marco Guerra – Città del Vaticano
Dopo le 19, ora le locale, le siriene hanno risuonato in tutta Israele. La pioggia di almeno 200 missili è stata intercettata quasi completamente dal sistema ‘Iron Dome’ israeliano ma anche dalle forze Usa. Londra e Parigi affermano di aver "fatto la loro parte". Al momento non sono segnalate vittime. Netanyahu assicura che "l'Iran la pagherà". “L'attacco a Israele di questa sera è "fallito", ha spiegato il premier israeliano, che poi ha aggiunto "Chiunque ci attacchi, noi lo attaccheremo”. E stamani media israeliani citano funzionari governativi secondo cui Israele lancerà entro pochi giorni una "significativa rappresaglia".
Iran: prese di mira solo basi militari
L’Iran si dichiara in stato di guerra e afferma che se Israele risponderà Teheran attaccherà ogni sua infrastruttura e ridurrà "Tel Aviv in cenere". Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, alla tv di Stato, ha spiegato che sono state presi di mira solo basi militari e ha messo in guardia gli Stati Uniti contro qualsiasi intervento a sostegno di Israele, “altrimenti affronteranno una dura risposta da parte nostra"; mentre il ministro della Difesa, Aziz Nasirzadeh, ha detto che è stata usata solo una parte dell’arsenale dell’Iran.
Hezbollah: respinte forze israeliane
La Casa Bianca parla di escalation significativa e le violenze proseguono anche in Libano con Hezbollah che afferma di aver respinto stamattina le forze israeliane nella città di Odaisseh. In un messaggio su Telegram citato dai media arabi, la milizia sciita appoggiata dall'Iran scrive di essersi "scontrata" con i soldati di Israele, avergli "inflitto perdite" e averli "costretti a ritirarsi". Si tratterebbe del primo scontro diretto sul terreno tra Hezbollah e le Forze di difesa israeliane (Idf), negato fino a ieri da entrambe le parti. In Israele si segnala anche nuovo attacco terroristico, nel pomeriggio di ieri alcuni uomini, dei quali non è stata fornita ancora l’identità, si sono infiltrati in Israele, hanno pugnalato un soldato, sequestrato la sua arma e l'hanno usata per uccidere altre sei persone a Jaffa, prima di venire uccisi dalle forze di sicurezza israeliane.
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