Tour di Zelensky in Europa, cessate il fuoco fuori dall’agenda
Marco Guerra – Città del Vaticano
Il tour diplomatico, di appena 48 ore, del presidente Volodymyr Zelensky è iniziato ieri, 10 ottobre, a Londra e nella stessa giornata ha fatto tappa a Parigi e Roma, per illustrare ai principali alleati europei i dettagli del cosiddetto "Piano per la vittoria" di Kyiv.
Le tappe di Londra e Parigi
A Londra, parlando col primo ministro del Regno Unito, Keir Starmer, e col segretario generale della Nato, Mark Rutte, Zelensky ha sottolineato la necessità di ottenere l'autorizzazione a colpire in profondità il territorio della Russia e di rafforzare militarmente l’Ucraina, con aviazione, droni e armi a lungo raggio. Il leader ucraino, raggiunto Macron in Francia, ha poi specificato che un cessate il fuoco tra Russia e Ucraina “non è oggetto delle nostre discussioni con i nostri alleati” e che Kyiv non è disposta a fare alcuna concessione.
Il prossimo luglio conferenza per la ricostruzione
A fine giornata Zelensky a Roma ottiene anche il pieno appoggio della premier italiana Meloni, la quale afferma che per una pace giusta e credibile serve fermezza su sostegno diretto e indiretto, anche se il governo italiano resta contrario all’uso delle sue armi contro obiettivi in territorio russo. Meloni dal canto suo annuncia che una conferenza di ricostruzione per l'Ucraina si terrà a Roma il 10 e 11 luglio del prossimo anno. Zelensky lasciata Roma, dopo l'incontro con il Papa, volerà a Berlino dove concluderà, con il cancelliere Olaf Sholtz, il suo veloce ciclo di incontri con i capi di governo europei. Sempre oggi il presidente russo Vladimir Putin e il presidente iraniano Masoud Pezeshkian si incontreranno ad Ashgabat, in Turkmenistan, per discutere di relazioni bilaterali e della situazione in Medio Oriente.
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