Venezuela, le Nazioni Unite prorogano la missione d’inchiesta sui diritti umani
L’Osservatore Romano
Il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha approvato la proroga per altri due anni delle attività della missione internazionale indipendente che indaga sulle violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità che sarebbero stati perpetrati in Venezuela dal 2014 ad oggi.
La risoluzione è stata approvata ieri con 23 voti a favore, 6 contrari (Algeria, Cina, Cuba, Eritrea, Sudan e Vietnam) e 18 astensioni (tra cui il Brasile).
Il mese scorso, la portoghese Marta Valiñas, presidente della missione internazionale, ha denunciato in un rapporto «l’intensificazione della repressione di Stato» in «continuazione di modelli precedenti» che «per la sua intensità e natura sistematica, rappresenta un attacco molto grave ai diritti fondamentali del popolo venezuelano». Nelle conclusioni, Valiñas ha definito la crisi in corso in Venezuela come «la peggiore della storia recente» e che «una nuova pietra miliare nel deterioramento dello Stato di diritto» è stata raggiunta dopo le elezioni presidenziali del 28 luglio, che la Commissione elettorale di Caracas ha assegnato a Nicolás Maduro pur in assenza della pubblicazione dei documenti elettorali.
La replica del governo venezuelano non si è fatta attendere. In una nota, il ministero degli Esteri di Caracas ha definito «irritante e illegittima» la risoluzione «sul presunto mandato della vergognosa missione d’inchiesta».
Intanto, la Corte suprema venezuelana ha respinto un ricorso contro l’elezione di Maduro presentato dal candidato dell’opposizione, Enrique Márquez.
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