Venezuela, in un rapporto le prove della vittoria di Urrutia
L’Osservatore Romano
Le opposizioni del Venezuela hanno presentato ieri all'Organizzazione degli Stati americani (Osa) un rapporto tecnico finale sulle elezioni presidenziali del 28 luglio scorso. Il fine è quello di mettere in luce le prove che mostrerebbero la vittoria di Edmundo Gonzalez Urrutia, considerato da loro il vero presidente eletto. La sconfitta di Maduro sarebbe dimostrata, secondo Gerardo Silva, esperto chiamato a illustrare il rapporto agli ambasciatori dell’Osa, una chiara «evidenza scientifica».
Il documento è stato compilato sulla base delle schede raccolte, in esecuzione della legge, da osservatori e rappresentanti di lista presenti in quasi tutti i seggi del Paese. In base all'85,3% delle schede scrutinate, il 67% dei voti risulterebbe appartenere proprio a Urrutia. Ad oggi, il Consiglio nazionale elettorale (Cne) non ha mai pubblicato i dati attestanti la vittoria di Maduro, decretata qualche ora dopo la chiusura delle urne, ed è questo uno degli elementi contestati dalle opposizioni. Ad aggravare la situazione ci sarebbe un ulteriore dato: la pagina internet del Cne appare offline dalla sera del voto. Silva ha ricordato che il Consiglio non ha compiuto i tre processi di verifica post-elettorali come la stessa autorità aveva annunciato in precedenza che avrebbe fatto, tra i quali la garanzia del funzionamento di internet, secondo le stesse autorità finito sotto attacco degli hacker.
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