Il sostegno del G7 all'Ucraina
Roberta Barbi – Città del Vaticano
A chiusura della presidenza italiana del G7 a Fiuggi, il segretario di Stato Usa Anthony Blinken ha ribadito il sostegno militare e finanziario all'Ucraina ed ha espresso preoccupazione per l’impiego di soldati nordcoreani nelle operazioni russe nell’area di Kursk. Parlando con i giornalisti insieme al ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, Blinken ha riassunto la posizione comune raggiunta dagli Stati partecipanti al vertice. Di fatto, un sostegno deciso e senza tentennamenti da parte di una partnership solida.
Zelensky: spinta alle forniture è essenziale
Un apprezzamento per l’aiuto degli alleati e un sollecito alle forniture militari per la difesa dell’Ucraina è stato espresso dal presidente Zelensky, che ha sottolineato l’importanza vitale del rispetto del volume e della tempestività delle consegne. Il presidente ha inoltre fornito un aggiornamento sulle operazioni di soccorso nella città di Sumy, colpita da un attacco missilistico russo, che ha distrutto una stazione di servizio provocando diversi morti.
Il sindaco di Kyiv: nostre priorità sono Nato e Ue
Se nella capitale la situazione è sotto controllo nonostante i numerosi attacchi russi con droni e missili, resta molto difficile la situazione nelle città di Odessa e Dnipro, dove l’avanzata di Mosca non si ferma. A ribadirlo è il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitchko, che ha fatto un bilancio dei danni alle infrastrutture ed ha denunciato che almeno 700mila persone vivono senza corrente elettrica. “Le priorità per noi sono la garanzia dell’adesione alla Nato e l’ingresso nell’Unione Europea, - ha affermato Klitchko.
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