Moldova, Maya Sandu vince le elezioni
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
Con il 55% dei voti, solo dieci punti in più rispetto al suo avversario, Maya Sandu è stata confermata ieri, domenica 3 novembre, alla presidenza della Moldova per la seconda volta. La presidente nel suo discorso di ringraziamento ha dichiarato che il Paese si dovrà preparare per le parlamentari che si terrano in estate, “per mantenere viva la democrazia”. Il risultato è stato raggiunto dopo un iniziale testa a testa, che vedeva l'ex procuratore sostenuto dai socialisti filorussi, Alexandr Stoianoglo, di poco in vantaggio nei primi scrutini. Con uno scarto del 10%, l’attuale capo di Sato ha superato poi il suo avversario grazie al voto della capitale Chisinau.
Un Paese diviso
I risultati delle urne mostrano tuttavia le due anime della Moldova. Da una parte ci sarebbero i rappresentanti dei ceti urbani, che guardano all’Europa come una speranza per il futuro, dall’altra gli abitanti delle zone rurali, che ancora sentono forte l’influenza della Russia. Fino al 1991 la Moldova, infatti, ha fatto parte dell’Unione Sovietica, solo negli ultimi anni il Paese si è aperto all’Occidente. In tempi recenti molte cose sono cambiate, soprattutto con l’elezione di Sandu.
Il referendum pro Ue
Due settimane fa i moldovi erano stati chiamati ad esprimersi anche sul possibile ingresso del Paese nell’Unione Europea, tramite un referendum costituzionale. Anche in quel caso la vittoria del “si” è arrivata sul filo di lana. Inchieste giornalistiche e indagini della polizia moldava avevano fatto emergere durante le votazioni la forte influenza di un’estesa campagna di disinformazione russa contro i candidati filoeuropei. Tempestive sono state le congratulazioni a Sandu della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che si è detta felice di continuare a lavorare per il futuro europeo della Moldova.
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