Festival di musica e arte sacra, “ci ha avvicinati alla fede"
Marco Di Battista - Città del Vaticano
I concerti spirituali come viatico verso il Giubileo. La grande musica classica nelle meravigliose basiliche romane. Questa la ricetta del successo di pubblico della ventitreesima edizione del Festival Musica e Arte Sacra, che si è svolto a Roma dal 15 al 20 novembre, con una strepitosa anteprima il 23 ottobre che ha visto protagonisti l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la bacchetta di Daniel Harding, neodirettore principale della compagine ceciliana, che si sono esibiti nella Messa da Requiem di Giuseppe Verdi presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura.
Preghiera in musica
Qualche dato: circa 9.000 le presenze del pubblico nell’arco della kermesse e ben 700 gli artisti coinvolti. Legittima perciò la soddisfazione di Hans-Albert Courtial presidente della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra: “Il festival quest’anno per me è stato meraviglioso. Tante persone mi sono venute incontro raccontandomi che tramite la musica vissuta in questi bellissimi luoghi, luoghi d’arte e soprattutto luoghi sacri, si sono avvicinati alla preghiera e alla fede. Questo - ha proseguito - è il messaggio che abbiamo ricevuto dai nostri tanti benefattori e amici della musica e arte sacra, parole importanti che ci fanno guardare con fiducia al futuro della prossima edizione, che cade nell’Anno Santo.”
Il capolavoro di Bach
Tra tante occasioni di musica e spiritualità è difficile ricordare un momento particolare. Una menzione speciale però meritano Concerto Köln e Vokalensemble Kölner Dom diretti da Eberhard Metternich che hanno eseguito la Messa in si minore di Johann Sebastian Bach presso la Basilica di Santa Maria Maggiore. L’interpretazione storicamente informata, con strumenti dell’epoca, ha avuto l’apprezzamento della critica oltre che del folto pubblico presente. Il capolavoro bachiano, ultimato un anno prime della morte del compositore, può essere considerato davvero un monumento della musica sacra di tutti i tempi. L’ensemble tedesco l’ha saputo interpretare con grande equilibrio tra le parti vocale e strumentale. Sembra che davvero Bach faccia parte del loro quotidiano.
Gli altri concerti
Tra gli altri appuntamenti, ricordiamo la giovane Swiss National Orchestra diretta da Ralf Weikert (il 17 novembre) in un concerto che ha festeggiato monsignor Pablo Colino in occasione dei suoi 90 anni, i due cori di voci bianche dell’Escolanía del Escorial nella Basilica di Sant’Agostino e dei St. Florianer Sängerknaben a Sant’Ignazio. "Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione”. In una intervista Courtial ha citato questo estratto dal discorso agli artisti di Papa Paolo VI che chiudeva il Concilio Vaticano II. Non si può non fare proprio questo concetto, dopo quasi sessant’anni.
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