Crimini di guerra: la Corte de L’Aia chiede l’arresto di Netanyahu e leader di Hamas
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Crimini di guerra e contro l'umanità nell'ambito del conflitto a Gaza. Con questa accusa la Camera preliminare I della Corte penale internazionale ha emesso oggi mandati di arresto per il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant. Un mandato di arresto è stato emesso anche per alcuni funzionari di Hamas, tra cui il leader Al-Masri, comunemente noto come Deif. Israele aveva affermato di averlo ucciso in un attacco aereo, ma Hamas non ha mai riconosciuto formalmente la sua morte.
Israele: decisione vergognosa e antisemita
Questa decisione della Corte de L’Aia trasforma Netanyahu e Gallant in sospetti ricercati a livello internazionale. Netanyahu e altri leader israeliani hanno condannato la richiesta di mandati del procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan come “vergognosa e antisemita”. “Non c’e' guerra più giustificata di quella che Israele sta conducendo a Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre”, ha dichiarato il portavoce del premier israeliano, aggiungendo che “Israele rifiuta le assurde e false azioni e accuse della corte penale internazionale che è un organismo politico di parte e discriminatorio”.
I giudici: privata la popolazione di cibo e medicine
“La Camera ha ritenuto che vi siano fondati motivi per ritenere che entrambi gli individui abbiano intenzionalmente e consapevolmente privato la popolazione civile di Gaza di beni indispensabili alla loro sopravvivenza, tra cui cibo, acqua, medicine e forniture mediche, nonché carburante ed elettricità”, ha scritto il collegio di tre giudici nella sua decisione unanime di emettere i mandati di cattura. Aggiungendo poi che non è necessaria l'accettazione da parte di Israele della giurisdizione della corte per far valere il mandato.
Tajani: per la Corte ruolo giuridico, non politico
Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha commentato di voler vedere “quali sono i contenuti della decisione e le motivazioni che hanno spinto a questa decisione la corte. Noi sosteniamo la Cpi ricordando sempre che la Corte deve svolgere un ruolo giuridico e non un ruolo politico”. Nonostante i mandati, è improbabile che qualcuno dei sospettati affronti i giudici dell'Aja in tempi brevi, sottolinea l'Associated Press. La Corte, infatti, non ha una propria polizia per far rispettare i mandati, ma fa affidamento sulla collaborazione dei suoi stati membri.
Più di 44 mila vittime dall’inizio del conflitto
Dall’inizio del conflitto, arrivato al 403° giorno. secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, le vittime nella Striscia sono state 44.056, i feriti 104.268. Intanto oggi almeno 22 persone sono morte a causa di raid aerei israeliani che hanno colpito diverse zone della regione di Baalbek, nell'est del Libano. Lo denuncia il ministero della Salute di Beirut, precisando che il numero più alto di vittime, almeno otto, si registra nella località di Nabha. In serata l’attuale ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, e il capo di Stato Maggiore delle forze israeliane (Idf), Herzi Halevi, hanno incontrato a Tel Aviv l'inviato Usa, Amos Hochstein, impegnato in una missione nella regione per cercare di arrivare a un accordo per un cessate il fuoco tra Israele e gli Hezbollah libanesi.
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