I repubblicani verso il controllo totale del congresso Usa
Marco Guerra – Città del Vaticano
Le netta vittoria di Donald Trump che strappa anche l’Arizona e ottiene 312 grandi elettori, trascina il partito Repubblicano. Ad una settimana dal voto, le ultime proiezioni sullo scrutinio delle schede indicano che i Gop hanno conquistato 218 seggi, che consentono il controllo della maggioranza della Camera americana che si aggiunge a quella del Senato. Con questo risultato i Repubblicani hanno il controllo totale del Congresso e della Casa Bianca.
Incontro Biden – Trump per la transizione
Domani Joe Biden riceverà il presidente eletto nello Studio Ovale per attuare quella transizione pacifica che ha promesso. Intanto indiscrezioni di stampa indicano i primi nomi che comporranno la squadra di governo mentre Trump esclude la possibilità che Nikki Haley o Mike Pompeo ne faranno parte. Nel corso dell’ultima settimana il senatore della Florida, Marco Rubio, è emerso come principale candidato al Dipartimento di Stato, ovvero come capo della diplomazia Usa. La Cnn dà poi la governatrice del Sud Dakota, Kristi Noem, alla sicurezza interna e Lee Zeldin all’agenzia per l’Ambiente. Zeldin ha invece piu' volte invocato la deregolamentazione delle trivellazioni e lo sviluppo di infrastrutture per il trasporto di gas naturale. Nel mirino anche la poltrona di capo dell’Fbi, ora occupata da Christopher Wray che sarà probabilmente sostituito.
Homan al controllo delle frontiere
Lo stesso Trump ha fatto sapere che nominerà Tom Homan, ex agente di polizia di 62 anni e funzionario dell'immigrazione di lunga data, responsabile del controllo delle frontiere. Homan, che ha ricoperto il ruolo di direttore ad interim dell'Immigration and Customs Enforcement durante la prima presidenza di Trump, avrà un ruolo di vasta portata nel programma di Trump sull’immigrazione, che si propone di riportare oltre frontiera tutti gli immigranti entrati illegalmente, quelli che hanno commesso reati e coloro che sono stati raggiunti da un ordine di espulsione. Il presidente eletto lavora alla composizione del governo incassando la sospensione del processo per l'assalto al Capitol Hill.
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