Guercino e la Roma dei Ludovisi in mostra alle Scuderie del Quirinale

Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, le Scuderie del Quirinale ospitano la mostra “Guercino. L'era Ludovisi a Roma” . 122 le opere provenienti da 68 musei internazionali. Un viaggio nella Roma del Seicento

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Una trasformazione profonda del linguaggio artistico, con l'esplosione del Barocco come stile dominante che accosta sinergicamente le esigenze della fede ai canoni estetici del momento. È quella che caratterizza gli anni in cui il giovane Giovanni Battista Barbieri originario di Cento e noto come Guercino, viene chiamato a Roma da Papa Gregorio XV, al secolo Alessandro Ludovisi, durante il suo fugace, ma intenso pontificato.

Giovan Francesco Barbieri detto Guercino (Cento 1591 - Bologna 1666) San Girolamo che sigilla una lettera 1618 circa olio su tela, cm 137 x 147 Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma - Palazzo Barberini, inv. 812
Giovan Francesco Barbieri detto Guercino (Cento 1591 - Bologna 1666) San Girolamo che sigilla una lettera 1618 circa olio su tela, cm 137 x 147 Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma - Palazzo Barberini, inv. 812

L'era Ludovisi

La felice stagione dell’era Ludovisi, 1621 – 1623, è riccamente documentata dalla mostra allestita alle Scuderie del Quirinale e annovera tra i suoi protagonisti nomi imponenti dell’arte del Seicento italiano come Guido Reni, Domenichino, Albani, Lanfranco, Bernini, Pietro da Cortona, Poussin, Algardi, Duquesnoy.

"Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Crocifissione 1624 - 1625 olio su tela, cm 440 x 245 Reggio Emilia, Basilica della Beata Vergine della Ghiara, altare della città ©Carlo Vannini. Courtesy Comune di Reggio Emilia "
"Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Crocifissione 1624 - 1625 olio su tela, cm 440 x 245 Reggio Emilia, Basilica della Beata Vergine della Ghiara, altare della città ©Carlo Vannini. Courtesy Comune di Reggio Emilia "

Pittore anomalo

Con 122 opere, provenienti da 68 musei e collezioni nazionali e internazionali, l’esposizione offre una straordinaria finestra sulla Roma del XVII secolo: un viaggio affascinante che indaga il rapporto tra la dinastia bolognese dei Ludovisi e Guercino,  pittore emiliano anomalo, vicino ai Carracci, in dialogo con i ferraresi e il cromatismo veneto declinato in una tavolozza rabbuiata, non immune da influenza caravaggesche.  

La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale
La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale

Il percorso si apre con il monumentale fac-simile della pala d'altare con la Sepoltura di Santa Petronilla, commissionata a Guercino per la Basilica di San Pietro, oggi conservata nei Musei Capitolini, emblema del successo dell'artista nella Roma Ludovisi. L’opera è documentata nella sua originale collocazione all’interno della Basilica Vaticana dall’olio su tela di Pietro Francesco Garda che enfatizza la monumentalità del tempio della cristianità attraverso un’elaborata visione prospettica.

La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale
La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale

Arte sacra, tra pittura e disegni

Nelle sale delle Scuderie del Quirinale si alternano rappresentazioni sacre particolarmente toccanti e potenti ideate Guercino: è il caso del Ritorno del Figliol Prodigo dei Musei Reali di Torino o dell’intensa e contrastata Susanna e i vecchioni, conservata al Prado di Madrid.

Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Susanna e i vecchioni 1617 olio su tela, cm 176 x 208 Madrid, Museo del Prado Inventario: P000201 © Archivio fotografico del Museo Nacional del Prado
Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Susanna e i vecchioni 1617 olio su tela, cm 176 x 208 Madrid, Museo del Prado Inventario: P000201 © Archivio fotografico del Museo Nacional del Prado

Vibranti i disegni a matita, gesso nero, rosso o inchiostro che rivelano l’intenso lavorio che precedeva ogni opera d’arte finita.

La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale
La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale

Tra i tanti capolavori si segnalano “Il Paesaggio al chiaro di luna” del Nationalmuseum di Stoccolma, presentato per la prima volta accanto al suo pendant recentemente riscoperto; e il Mosè ritratto in piena visione estatica, recente acquisizione al catalogo del pittore centese.

Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Moses 1618 - 1619 oil on canvas, 72 x 63 cm Waddesdon, The Rothschild Foundation © Waddesdon, Waddesdon Image Library courtesy of Moretti Gallery
Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Moses 1618 - 1619 oil on canvas, 72 x 63 cm Waddesdon, The Rothschild Foundation © Waddesdon, Waddesdon Image Library courtesy of Moretti Gallery

In mostra anche un secondo fac-simile. Si tratta de “La Gloria di San Crisogono”, riproduzione del grande telero originariamente dipinto per l’omonima chiesa a Trastevere e oggi incastonato a venti metri di altezza nella volta di Lancaster House, sede di rappresentanza del Foreign Office britannico.

Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666), S. Maria Maddalena Penitente, olio su tela, 1622, Pinacoteca © Musei Vaticani
Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666), S. Maria Maddalena Penitente, olio su tela, 1622, Pinacoteca © Musei Vaticani

Dai Musei Vaticani provengono capolavori come la Santa Maria Maddalena Penitente del 1622, la coeva Fiera di Villaggio e l’Incredulità di san Tommaso colta nel momento in cui l’apostolo pone il dito nel costato trafitto di un bellissimo e monumentale Cristo, tra lo stupore, la meraviglia e la curiosità degli altri discepoli.

Et in Arcadia Ego

Il mito dell’Arcadia, terra idillica in cui la generosità della natura offriva all’uomo l’ispirazione poetica e artistica, è rappresentato da Domenichino, Paul Bril e van Dick. Una spensieratezza rotta dalla malinconica “Et in Arcadia Ego”, nella quale in un contrasto tra luce e tenebre, Guercino affronta il tema della Vanitas in un contesto bucolico.

Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Et in Arcadia ego 1618 olio su tela, cm 78 x 89 Roma, Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma - Palazzo Barberini  Gallerie Nazionali di Arte Antica (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte / Enrico Fontolan
Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Et in Arcadia ego 1618 olio su tela, cm 78 x 89 Roma, Gallerie Nazionali d'Arte Antica di Roma - Palazzo Barberini Gallerie Nazionali di Arte Antica (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte / Enrico Fontolan

La pittura sacra e a tematica cattolica, centrale nel pontificato Ludovisi, è protagonista della mostra: le canonizzazioni di santi come Ignazio di Loyola, Francesco Saverio e Filippo Neri ispirarono nuove iconografie, rappresentate dalle opere di Guercino e Guido Reni.  Il confronto tra le pale d'altare dei due maestri emiliani raffiguranti San Filippo Neri evidenzia il connubio tra classicismo e teatralità proprie del Barocco nascente.

I Ludovisi e l'arte classica


Ampio spazio è dato alla collezione antiquaria Ludovisi con esemplari classici di straordinario valore come l'Ares, l’Afrodite, il Fanciullo che strozza l’oca e la Testa di Marte, provenienti dal Museo Nazionale Romano. Opere che manifestano l'interesse del cardinale Ludovico per l'antichità e il suo ruolo nella promozione di uno stile artistico in dialogo con la classicità.

La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale
La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale

A questa sezione fanno riscontro dipinti di Paris Bordon, Dosso Dossi, Guido Reni o la sensuale Venere dormiente colta da Giovanni Lanfranco in un sonno profondo, ignara di essere osservata da Cupido e da un amorino che, sollevando un lenzuolo,  svelano allo spettatore la bellezza della dea.

Ares Ludovisi marmo, cm 156 Roma, Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps Inventario: 8602 Roma, su concessione del Ministero della cultura - Museo Nazionale Romano, foto  ©Monti
Ares Ludovisi marmo, cm 156 Roma, Museo Nazionale Romano - Palazzo Altemps Inventario: 8602 Roma, su concessione del Ministero della cultura - Museo Nazionale Romano, foto ©Monti

I ritratti

A chiudere il percorso sono i ritratti della famiglia Ludovisi e dei principali protagonisti dell'epoca. Tra questi spiccano il sofisticatissimo Cardinal Bentivoglio di van Dyck proveniente dalla Galleria degli Uffizi o le rappresentazioni di Ludovico Ludovisi e Gregorio XV, dalle più intime a quele ufficiali scaturite dal pennello di Guercino: è il caso della vibrante tela del Getty Museum. O ancora i disegni di Ottavio Leoni, magistrali per qualità tecnica e potenza espressiva, e il magnetico e colloquiale Ritratto di monsignor Agucchi di Annibale Carracci.

La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale
La mostra Guercino. L'era Ludovisi a Roma alle Scuderie del Quirinale

Un Papa visionario e un artista straordinario

“Questa mostra è un viaggio nel cuore della Roma barocca”, spiega Caterina Volpi, una delle due curatrici della mostra: “Abbiamo voluto raccontare l'incontro tra un Papa visionario e un artista straordinario, esplorando i legami tra la biografia di Guercino e il contesto culturale che ne favorirà il successo”. 

Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Aurora 1621 gessetto rosso, cm 24,8 x 27,1 The Courtauld, London (Samuel Courtauld Trust) Inventario: D.1952.RW.1328 [Witt collection, n. 1328] © Londra, The Courtauld
Giovanni Francesco Barbieri detto Guercino (Cento, 1591 - Bologna, 1666) Aurora 1621 gessetto rosso, cm 24,8 x 27,1 The Courtauld, London (Samuel Courtauld Trust) Inventario: D.1952.RW.1328 [Witt collection, n. 1328] © Londra, The Courtauld

Oltre a costituire un’occasione unica per immergersi in un periodo tanto affascinante della storia romana, la mostra offre l’opportunità esclusiva di visitare alcune sale del Casino Ludovisi, tra cui la Sala dell’Aurora, dove campeggia il celebre affresco del Guercino, riprodotto nelle sale espositive. Secondo la curatrice Raffaella Morselli, “La Villa Ludovisi fu non solo un simbolo di prestigioso familiare, ma anche un crocevia di influenze culturali che ispirarono generazioni di artisti.”

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25 novembre 2024, 14:50