Ucraina, attacco su Odessa: 8 morti e infrastrutture distrutte
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
Odessa di nuovo sotto attacco, i missili russi, in pieno giorno, hanno colpito edifici residenziali della città con almeno 8 vittime e 18 feriti, tra loro anche un bambino. Kiyv denuncia la distruzione di infrastrutture civili, in particolare di edifici residenziali. E si aggrava il bilancio dell'attacco su Sumy, nell'Ucraina nord-orientale, dove i morti sono saliti a 11, tra cui due bambini, e i feriti a 89. I danni alle centrali energetiche hanno causato interruzioni delle forniture di corrente elettrica e l’impossibilità di utilizzare i sistemi di riscaldamento, mettendo sotto ulteriore pressione la popolazione già provata da quasi mille giorni di guerra. Il presidente ucraino, Zelensky, ha commentato quanto accaduto sottolineando che “l’obiettivo del nemico era la nostra infrastruttura energetica in tutta l’Ucraina. Sfortunatamente, alcune strutture hanno subito danni da colpi diretti e detriti in caduta”. Anche la Polonia, in seguito all’attacco, ha attivato i propri aerei da guerra per verificare che non fosse violato il proprio spazio aereo.
I missili Usa
Intanto il possibile utilizzo dei missili a lungo raggio statunitensi, che sarebbe stato autorizzato contro le forze russe e nordcoreane solamente nella reigone di Kursk, ha provocato la reazione del Cremlino per il quale se forsse e fosse confermata, la decisione di Biden rappresenterebbe 'un ulteriore aumento delle tensioni'.
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