Valencia, oltre 200 i morti, ma è un bilancio provvisorio. Infuria la polemica
Vatican News
Oltre 210 morti, ma i dispersi sono ancora molti. Il bilancio “della catastrofe che ha colpito Valencia”, sono state oggi le parole del premier Pedro Sanchez, resta ancora del tutto provvisorio. Sanchez, in un discorso, ha poi annunciato l’arrivo nell’area devastata dal fenomeno Dana, di altri 10mila tra militari e agenti. I soldati sono 5mila, e si tratta del più grande dispiegamento di forze armate mai effettuato in tempo di pace, ha precisato ancora Sanchez. Finora sono stati 4.800 i salvataggi e 30.000 le persone aiutate.
Le polemiche contro il presidente di regione
Nel frattempo, non si placano le polemiche sul presidente della regione Carlos Mazón che non avrebbe allertato la popolazione, negando l’emergenza per, ritengono fonti di stampa, non doversi confrontare con la necessità di guidare gli aiuti. Con la scelta di mantenere il livello di emergenza 2 e di non elevarlo al grado 3, quello di catastrofe, nonostante il drammatico bilancio delle vittime, ha fatto sì che Mazón non abbia assunto direttamente il comando delle operazioni scaricando quindi qualunque possibile responsabilità legale.
Le stime della Camera di Commercio
La Camera di Commercio di Valencia ha stimato che sono circa 4.500 le imprese che hanno subito danni, circa1800 di queste potrebbero essere andate distrutte. I comuni colpiti ospiterebbero più del 30% dell’intera popolazione della provincia di Valencia. E intanto a migliaia continuano a raggiungere le zone devastate per portare il loro aiuto, sono giovani e meno giovani, volontari arrivati da tutto il Paese con i loro mezzi per arrivare nei luoghi più isolati non ancora raggiunti dagli aiuti.
Il salvataggio di una donna
La speranza resta comunque alta di poter trovare ancora persone in vita, è di oggi il salvataggio di una donna rimasta per tre giorni intrappolata in una auto abbandonata in fondo ad un sottopassaggio di uno dei centri più colpiti dalle inondazioni.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui