Ucraina, Zelensky: in guerra quasi 800 mila soldati russi
Roberta Barbi – Città del Vaticano
Quasi 800mila soldati russi combattono in Ucraina: è la denuncia del presidente Zelensky, secondo il quale sarebbe da ricondurre a questa massiccia presenza militare russa nel suo Paese la caduta del regime di Assad in Siria: “Vediamo che il regime di Assad è caduto. Perché? – ha chiesto - Non solo a causa delle forze ribelli e di coloro che le sostengono, ma anche perchè non ci sono vere truppe russe. Ciò significa che l'intero esercito di un grande pseudo-impero sta combattendo contro il popolo ucraino”.
Il botta e risposta Trump-Putin
Una sorta di botta e risposta a distanza, si è verificato nelle ultime ore tra il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin sul tema della guerra in Ucraina. In un’intervista al New York Post Trump ha invitato il suo omologo a fermare la guerra “perché ha perso”: “Quando perdi 700mila persone – ha detto riferendosi al dato sulle perdite delle truppe di Mosca nel conflitto – è il momento di rinunciare”. Dal canto suo, Putin, durante la cerimonia di consegna della medaglia Stella d’oro agli eroi della Russia, non ha dubbi sulla vittoria: “Nessuno sarà in grado di spezzare la Russia – ha affermato – dalla nostra parte ci sono la verità, il potere delle armi e la forza d’animo”.
Il ringraziamento di Zelensky a Trump
Trump in questi giorni, dopo l’incontro trilaterale avuto a Parigi con Macron e Zelensky, ha più volte ribadito la volontà del presidente ucraino di arrivare al più presto a un cessate il fuoco. Da parte sua, Zelensky ha voluto esprimere sui social la propria gratitudine all’impegno di Trump nel raggiungere la fine della guerra come “massima priorità”, suggerendo un possibile ingresso di truppe straniere in Ucraina fino all’entrata di questa nella Nato.
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