Esplosione Calenzano, 3 morti e 26 feriti
Vatican News
È di due morti, 26 feriti e tre dispersi il bilancio provvisorio dell'esplosione e del conseguente incendio nel deposito Eni di Calenzano, a nord di Firenze. I vigili del fuoco hanno estinto le fiamme e sono in corso le ricerche dei dispersi. Dei feriti due sono gravemente ustionati e sono stati portati a Pisa per essere operati.
Indagini in corso
A esplodere è stata una delle autobotti presso la pensilina di carico, nella zona dove viene caricato il carburante. Ancora da chiarire la dinamica dell'incidente su cui la Procura di Prato ha aperto un'inchiesta. Subito dopo è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulle linee convenzionali Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia mentre l'autostrada A1 è stata riaperta dopo una breve chiusura.
Nessuna nube tossica
L'agenzia regionale Arpat ha escluso rischi per la salute spiegando che "le concentrazioni in aria a livello del suolo a partire dalla conclusione delle operazioni di spegnimento sono da ritenersi trascurabili e la nube dell'incendio si è dispersa in quota in tempi relativamente brevi". La prefettura di Firenze ha confermato il cessato l'allarme dopo che era stato chiesto alla popolazione di restare al chiuso e spegnere gli gli impianti di aerazione per ridurre lo scambio d'aria con l'esterno ed erano state distribuite mascherine.
Lutto cittadino
Il comune di Calenzano ha dichiarato il lutto cittadino. Solidarietà anche da Eni che, in una nota, ha espresso la propria forte vicinanza alle famiglie delle persone decedute e alle persone rimaste coinvolte nell'incidente. Unanime il cordoglio espresso delle forze politiche. Solidarietà e vicinanza a coloro che sono stati colpiti dal gravissimo evento e ai familiari delle vittime è stata espressa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un mssaggio inviato al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
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