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Al Nuseirat nella Striscia di Gaza dopo i bombardamenti israeliani Al Nuseirat nella Striscia di Gaza dopo i bombardamenti israeliani  (ANSA)

Unicef: Gaza è un cimitero di bambini e famiglie

Da Aman, in Giordania, Edouard Beigbeder, direttore regionale dell'Unicef, lancia un accorato appello affinché cessino le violenze contro i civili inermi e gli aiuti umanitari possano affluire nella Striscia. "Nessun bambino che fa la fila per il pane o si rifugia in una tenda dovrebbe essere calpestato a morte o ucciso da un attacco aereo"

Stefano Leszczynski – Città del vaticano

All’indomani delle stragi di civili a Nuseirat e Al Mawasi nella Striscia di Gaza, il direttore regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa, Edouard Beigbeder, dalla Giordania lancia un forte appello alle parti in conflitto chiedendo "di facilitare la consegna degli aiuti da parte degli attori umanitari a Gaza e in tutta Gaza, e di adottare tutte le misure necessarie per garantire che i civili ricevano sempre la protezione richiesta, in conformità con i loro obblighi di diritto internazionale umanitario”.

Morire per un pezzo di pane

Sono almeno 50mila i bambini affetti da malnutrizione acuta a Gaza, è la denuncia di Beigbeder affidata ad un comunicato, e sono centinaia di migliaia le persone che più volte sono dovute fuggire dai combattimenti. “La continua normalizzazione di questo orrore deve trasformarsi in azione per fermarlo”, spiega, aggiungendo che nessun bambino che fa la fila per un pezzo di pane o si rifugia in una tenda temporanea "dovrebbe essere calpestato a morte o ucciso da un attacco aereo".

Una settimana di sangue

In un solo giorno, bambini in diverse parti della Striscia di Gaza sono stati uccisi mentre si rifugiavano nelle loro tende o facevano disperatamente la fila per del pane, in un contesto di crisi alimentare che si sta rapidamente aggravando. Mercoledì scorso, si legge ancora, un attacco aereo sul campo di Nuseirat, nel centro di Gaza, ha causato la morte di quattro bambini vicino a un punto di distribuzione di cibo. Erano tra i civili in fila per un pasto, quando le bombe hanno iniziato a cadere. Allo stesso modo, è stato colpito l’insediamento spontaneo di Al Mawasi, dove almeno 22 persone sono rimaste uccise, tra cui otto bambini, e altre decine sono rimaste ferite.

L’inferno sulla terra

"Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, per quasi 14 mesi, Gaza è stata un inferno sulla Terra", scrive il direttore regionale dell’Unicef, aggiungendo che Gaza ormai è diventata un cimitero per bambini e famiglie. Secondo il ministero della Sanità palestinese, dall'inizio della guerra sono state uccise almeno 43 mila persone, mentre la macchina umanitaria è ormai al collasso per i continui ostacoli posti alla consegna degli aiuti internazionali. Di qui, il richiamo dell’Unicef al rispetto urgente degli obblighi di diritto internazionale da parte dei belligeranti.

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07 dicembre 2024, 15:48