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Pavell e i sogni grandi

Lui è troppo giovane per consumarsi in carcere, riconosce di essersi arreso troppo presto di fronte al primo fallimento dei suoi sogni: “Devi essere pronto ad ammettere che la strada non è il luogo giusto per te - racconta Pavell - e che quelle persone non fanno per te e che magari desideri un’altra vita. Ricaderci, poi, come è successo a me, è come continuare a vivere un amore tossico” (da “I volti della povertà in carcere” - EDB - di Rossana Ruggiero e Matteo Pernaselci)

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02 dicembre 2024, 15:20