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Bombardamenti sulla città di Aleppo Bombardamenti sulla città di Aleppo  (AFP or licensors)

Siria, le milizie filo iraniane entrano nel Paese. Aumentano le vittime civili

Nella notte, attraverso l'Iraq, forze armate sostenute dall'Iran sono entrate per dare appoggio alle forze di Bashar al-Assad. Continua a salire il numero dei morti, oltre 400 finora, mentre le forze curde sono impegnate a far evacuare la popolazione da Aleppo

Vatican News

Continua al rialzo la conta delle vittime provocate degli scontri in Siria tra l’esercito di Bashar al-Assad e le fazioni armate guidate dai miliziani jihadisti di Hayat Tahrir al Sham, classificato come gruppo terroristico dalle Nazioni Unite e dall’Unione europea. I morti sarebbero ad oggi 446, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, tra loro si contano 61 civili, 11 dei quali uccisi nelle ultime ore in raid aerei siriani e russi che hanno colpito il nord ovest siriano, compresi un campo per sfollati e la città di Idlib.

L'ingresso dei filo-iraniani

Durante la notte, milizie filo Iran, che conferma il suo appoggio al governo, hanno varcato provenienti dall'Iraq il confine siriano in appoggio all’esercito di Bashar al-Assad e si starebbero dirigendo verso la parte settentrionale del Paese assediate, dopo la conquista di Aleppo da parte degli insorti che sono entrati anche ad Hama. Quanto sta accadendo, è la denuncia di al-Assad è un tentativo di "ridisegnare la mappa della regione".

L'incontro trilaterale

Sul fronte diplomatico la Russia, ribadisce il suo appoggio al presidente siriano contro gli jihadisti, a confermarlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che non esclude che si possa realizzare un incontro trilaterale con i rappresentati di Ankara e Teheran, che conferma l’intenzione di organizzare l’appuntamento. Pechino ribadisce il suo "sostegno" ad al-Assad nei "suoi sforzi per mantenere la sicurezza e la stabilità nazionale”, pur continuando a “monitorare attentamente la situazione” con la richiesta a Damasco di "adottare misure efficaci" per garantire la sicurezza dei suoi cittadini e delle sue istituzioni nel Paese.

La richiesta di de-escalation

Le forze curde hanno intanto annunciato che stanno lavorando per evacuare i civili curdi da diversi settori della provincia di Aleppo dopo l'offensiva dei ribelli mentre da Stati Uniti, Germania e Gran Bretagna, in una dichiarazione congiunta, arriva la richiesta di una "de-escalation" in Siria e il sollecito a proteggere civili e delle infrastrutture.

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02 dicembre 2024, 09:42