Gaza, i morti superano i 45.800. Ripresi a Doha i colloqui sugli ostaggi
Vatican News
Circa 90 morti nelle ultime 24 ore, che fanno salire a oltre 45.800 le vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre del 2023 ad oggi. Il bilancio è stato fornito dal Ministero della Sanità di Hamas che denuncia anche circa 110 mila feriti e 11 mila dispersi, la maggior parte dei quali, sempre secondo i palestinesi, si troverebbe sotto le macerie. Sempre da parte palestinese, dal ministero degli Affari religiosi, si fa inoltre sapere che le Forze di difesa israeliane, nel 2024, avrebbero distrutto oltre 800 moschee, 19 cimiteri e danneggiato altri 151 luoghi di culto.
A Doha la ripresa del negoziato
L’esercito israeliano, intanto, riferisce di aver colpito durante il fine settimana oltre 100 obiettivi nella Striscia e di aver “eliminato”, come si legge su Telegram, “decine di terroristi di Hamas”. L’intensificarsi dei combattimenti avviene nel momento in cui a Doha, in Qatar, sono ripresi, dopo la sospensione del dicembre, i negoziati indiretti per un cessate-il-fuoco e per la liberazione degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. A dispetto degli sforzi diplomatici, nessuna tregua finora è stata raggiunta al di là di quella ottenuta per quattro giorni nel novembre del 2023.
I punti di stallo
Attualmente non si conoscono dettagli circa questo nuovo round di colloqui, che sopraggiungono nel momento in cui sul governo israeliano continua la pressione dei cittadini perché si faccia il possibile per la liberazione degli ostaggi. I principali punti di stallo, finora, sono stati il carattere del cessate il fuoco e la governance di Gaza dopo la guerra, con Israele categoricamente contrario a permettere ad Hamas di gestire nuovamente il territorio.
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